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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il giardino di via Gargasole si allarga: nella nuova area piante, arredi con materiali di recupero e uno spazio per l'arte

Lo spazio sarà riqualificato da cittadini e associazioni nell'ambito del progetto 'Trentar non nuoce': nell'area saranno organizzati incontri, laboratori e performance artistiche

Parco Gargasole si allarga, con un nuovo spazio da riqualificare affidato a cittadini e associazioni. Questa mattina il sindaco Antonio Decaro ha consegnato ufficialmente, all’ATS Masseria Dei Monelli/Ortocircuito, la nuova area giardino adiacente allo spazio autogestito all’interno della ex caserma Rossani per realizzare il progetto “Trentar Non Nuoce”, finanziato dalla misura Rigenerazioni creative, promossa dal Comune di Bari a valere su fondi del POC Metro 2014/2020.

Il progetto è beneficiario di un finanziamento di 31.000 euro a valere sulla linea di intervento A, che supporta la rifunzionalizzazione di aree pubbliche attualmente abbandonate, da recuperare. Tale misura prevede che, dopo il periodo di sperimentazione, il soggetto assegnatario del contributo stipuli un accordo di collaborazione con l’amministrazione comunale.

Il progetto “Trentar non nuoce” prevede interventi di riqualificazione dell’area attraverso la piantumazione di piante con apparato radicale superficiale negli spazi tra la pavimentazione esistente e la zona in terra. A queste si aggiungeranno altre specie idonee a formare siepi, cespugli o decorazioni cromatiche, il tutto nel pieno rispetto delle tracce presenti. 

All’interno dello spazio sarà realizzata, come elemento significante, una grande cupola geodetica a forma di pigna, che racchiuderà lo spazio dedicato ad attività olistiche e di incontri, armonizzandosi con le forme naturali già esistenti. Per facilitare la sosta e la fruizione del giardino saranno costruite sedute leggere in legno, con utilizzo di materiale di recupero, che racchiudano anche lo spazio per nuove piante o arbusti, luoghi di sosta per le persone e le piante. Lo spazio dedicato alle performance artistiche  sarà orientato verso l’attuale pannellatura di confine, una art gallery a cielo aperto che permetterà di creare un immediato colpo d’occhio di bellezza.  

È in fase di progettazione anche un piccolo Villaggio per bambini allestito con strutture mobili fatte di canne e tessuto riciclato, per attività laboratoriali e ludiche dedicate ai più piccoli. L’effetto complessivo, ad esito finale del calendario di attività programmato, sarà quello di un giardino accogliente per ogni diversità, vegetale e umana, costruita e demolita, tra il vivente e l’inerte, nel quale l’alianto, una specie invasiva già ampiamente presente nell'area, ritroverà la sua dignità di albero creando delle piccole oasi boschive.

L’area di ampliamento del giardino condiviso di via Gargasole, oggi assegnata alla ATS, è stata preventivamente oggetto di interventi di riqualificazione da parte dell’amministrazione comunale attraverso non solo lo smontaggio e il successivo montaggio della recinzione esistente in base ai nuovi confini determinati dall’allargamento dell’area, ma anche la manutenzione straordinaria del verde e degli alberi esistenti e la riqualificazione del muro laterale che separa gli spazi verdi dalle abitazioni.

Al termine del cantiere, quindi, saranno aumentate le zone destinate a verde pubblico, gestite in maniera condivisa da cittadini e associazioni, con il raddoppio della superficie del parco, che si svilupperà su circa 10.000 mq rispetto agli attuali 4.550 mq.

“Siamo tornati qui, dove tutto è cominciato - ha spiegato il sindaco Decaro - per assegnare questa nuova area e chiudere idealmente il cerchio di una misura che, grazie ai cittadini e alle associazioni, è nata proprio qui. Rigenerazioni creative nasce infatti nel giardino condiviso di via Gargasole: una straordinaria operazione di co-gestione di uno spazio pubblico che oggi è diventata una politica pubblica del Comune di Bari che ci ha permesso di riqualificare e avviare progetti in tutta la città, dal San Paolo a San Cataldo, da Sant’Anna al quartiere Libertà, e di valorizzare esperienze di cittadinanza attiva già consolidate come quella di Parco Gargasole, di Ortodomigo o del giardino condiviso della scuola Marconi. Realtà che oggi sono operative e funzionanti e che, a tutti gli effetti, sono diventate beni comuni, patrimonio di tutti”.

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