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“Incontri intergenerazionali”, riflessione sul tema e scenari possibili nell’incontro organizzato da Anteas Bari

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday

Quando gli anziani interagiscono e stabiliscono connessioni personali con le generazioni più giovani, come bambini e adolescenti, i benefici per tutte le parti coinvolte possono essere illimitati. Lo scambio intergenerazionale offre anche agli anziani l’opportunità di conoscere nuove tecnologie e tendenze, e sperimentare l’eccitazione di vedere il mondo attraverso una prospettiva più giovane. Relazioni importanti per la società, che possono aiutare a garantire che bambini e adolescenti ricevano il tipo di attenzione e supporto che spesso mancano, specialmente tra i più vulnerabili. Di tutto questo e tanto altro, si è discusso nel corso dell’incontro organizzato dall’associazione Anteas Bari, nell’Istituto Lenoci di Bari con le classi terze e quarte, nell’ambito del progetto nazionale VOLARE. Incontri intergenerazionali per far vivere ai giovani e ai “grandi adulti” dei momenti che permettano di abbattere alcune barriere e che siano fonte di nuovi stimoli, nuovi apprendimenti e della sana socializzazione. All’iniziativa realizzata nell’ambito del progetto nazionale VOLARE, che vuole offrire ai ragazzi presenti la possibilità di relazionarsi con coloro che potrebbero essere i propri nonni, sono intervenuti ALESSANDRO CATENA Presidente ANTEAS BARI, PROF. ALBERTO FORNASARI, Direttore del centro di Ricerca Interuniversitario “Popolazione, Ambiente, Salute” (CIRPA) Università degli Studi di Bari Aldo Moro e una rappresentanza di anziani della FNP CISL Bari e Anteas Puglia. VOLARE è un progetto di Anteas nazionale, pensato per incentivare logiche di corresponsabilità tra i diversi attori sociali del welfare della terza età ovvero le istituzioni, i servizi e le associazioni, sostenendo la costruzione o ricostituzione di una comunità consapevole e coesa che diventa essa stessa soggetto di cura. VOLARE si ispira al principio etico del "nessuno escluso", catalizzatore di esperienze di fraternità anche fra chi non si conosce. Gli adulti che invecchiano sono uno dei gruppi migliori per trascorrere del tempo con i bambini piccoli, non solo perché possono trasmettere decenni di saggezza, ma anche perché sono in un momento della vita in cui hanno la disponibilità e la pazienza per farlo. Tutto ciò può fornire il tipo di stimolazione di cui i bambini piccoli hanno bisogno per crescere. Lo scambio intergenerazionale riduce la solitudine Il 43% degli anziani sperimenta l’isolamento sociale, che è strettamente correlato alla solitudine e alla depressione, nonché al declino mentale e fisico. Molti anziani si sentono soli quando si trasferiscono in case di cura, o perdono una persona cara e rimangono soli nella propria casa per lunghi periodi di tempo. Uno dei principali vantaggi per i giovani nelle relazioni con i grandi adulti, è l’acquisizione di nuove conoscenze derivanti dall’interazione con un’altra generazione. Gli anziani possono fornire una prospettiva diversa sugli eventi attuali e dare lezioni di vita, avendo vissuto dei momenti storici che hanno avuto un impatto sulla vita di tutti. I bambini e giovani adulti possono conoscere la storia da chi l’ha vissuta in prima persona. Lo scambio intergenerazionale, ha spiegato il PROF. ALBERTO FORNASARI, consente agli anziani di conoscere anche il presente e di rimanere in contatto con la cultura di oggi. Quando gli anziani interagiscono con le generazioni più giovani, possono imparare un insieme di abilità completamente nuove. Entrambe le generazioni si aiutano a vicenda a rimanere in contatto e a comprendere il passato e il futuro. Il rapporto tra le generazioni non è mai stato facile, viene spesso configurato come conflitto intergenerazionale. Il Professore Fornasari ha presentato agli studenti i risultati di una ricerca empirica, sulla reciproca percezione tra generazioni e sulla predisposizione al dialogo intergenerazionale. I risultati ottenuti in questa ricerca confortano e, nello stesso tempo, stimolano ad un impegno sistematico per rafforzare il patto intergenerazionale nella società.

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