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Ripartenza scuole, i sindacati contro le decisioni del Governo: "Orari scaglionati sono grave problema per studenti e personale"

La nota di Roberto Calienno, segretario della Cisl Scuola Puglia, dopo le ipotesi per il ritorno sui banchi a fine settembre avanzate in Prefettura. Critiche anche dalla Cgil

È scontro tra sindacati e Regione dopo le disposizioni indicate nell'incontro in Prefettura a Bari - ma anche nelle altre province - per la ripartenza della scuola. L'ipotesi dello scaglionamento degli ingressi, emersa dal 'documento operativo' presentato anche ai rappresentanti di Città metropolitana e Comune, non convince Roberto Calienno, segretario regionale Cisl Scuola: "Non è una buona soluzione, non corrisponde alle manifeste volontà del Governo centrale e regionale e neppure a quelle del Ministro dell’Istruzione e dell’Assessore regionale all’istruzione - spiega Calienno in una nota - Non lo è perché ignora la ‘centralità dei ragazzi’; complica, e rende ingestibile, il modello organizzativo delle scuole e ne lede la propria autonomia. Non lo è perché, con gli orari scaglionati, cospicui gruppi di studenti si troverebbero ad uscire dalle scuole persino alle 5 del pomeriggio, nella fase delicata della loro crescita con stravolgimento degli orari e delle abitudini; e ciò sarebbe un vero disastro per la loro crescita psico-sociale, specie dopo un anno e mezza di didattica a distanza. Non lo è perché, con detta soluzione, per rendere efficiente la sorveglianza durante il tempo scuola dilatato, occorrerebbe tanto personale Ata in più al punto da rendere insufficienti le risorse al momento destinate al così detto ‘organico Covid’". Una voce critica che si aggiunge a quella della Cgil, che aveva anch'essa bocciato il piano. 

Per il sindacato la soluzione scelta non sembra essere realizzabile dal punto di vista organizzativo: "Basti pensare ai tanti docenti con cattedra di 24 ore - aggiunge - su 2 o 3 scuole che sarebbero costretti, anche in virtù di una unità oraria di 45/50 minuti, a entrare al mattino in una scuola per terminare il loro servizio giornaliero nel tardo pomeriggio in altra scuola. Non lo è perché, questa facile soluzione adottata lede, inequivocabilmente l’autonomia scolastica cui spetta, compete la scelta del più idoneo modello scolastico da adottare, nel rispetto degli Organi collegiali, per garantire la qualità dell’istruzione, della formazione dei nostri giovani".

Dalla Cisl Scuola Puglia arriva quindi la richiesta di un confronto sul tema e che "non si ricorra semplicisticamente, e gravemente, ad adottare disposizioni da calare dall’alto sulla comunità educante".

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