La stanza dell'ospedale diventa aula di scuola: anche i piccoli pazienti fanno lezione al Giovanni XXIII
L'avvio delle attività è stato dedicato al disegno ed alla poesia. I bambini ricoverati riceveranno il supporto formativo delle insegnanti all'interno della struttura pediatrica, direttamente nei reparti in cui sono degenti
Il primo giorno di scuola è stato annunciato dalla poesia 'C’è una scuola grande come il mondo' di Gianni Rodari. Sono iniziate le lezioni anche per i piccoli degenti dell'ospedale Giovanni XXIII di Bari, impossibilitati a frequentare i banchi di scuola a causa dei ricoveri o delle lunghe terapie da affrontare.
Le insegnanti del 26esimo circolo Monte San Michele (scuola dell'infanzia e primaria), dell'11esimo circolo San Filippo Neri (scuola primaria) e dell'istituto Tommaso Fiore (scuola secondaria di primo grado), raggiungono gli alunni direttamente in stanza e li coinvolgono nelle diverse attività programmate singolarmente, oltre a fornire un supporto per lo svolgimento dei compiti assegnati in classe.
L'inizio delle attività, più piccoli, è stato dedicato alla realizzazione di ritratti e racconti delle vacanze da condividere. I bambini hano liberato la loro fantasia ben oltre le mura e le situazioni cliniche che in questi momenti circondano la loro esistenza, colorando maschere e cartoncini con la spensieratezza che accompagna l'infanzia.
L'ospedale Giovanni XXIII ha voluto proporre anche alcuni scatti sull'account uffficiale Instagram del Policlinico di Bari, affidando alle parole del post, l'augurio per il nuovo anno scolastico dei piccoli pazienti. "Il caposala - ricorda sui social l'ospedale barese - appena viene ricoverato un piccolo che dovrà affrontare una lunga degenza, avvisa le docenti che si mettono in contatto con la scuola per prendere informazioni sui programmi seguiti".