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"Peccato dover lottare per far riconoscere i propri diritti": la docente fragile che ha scritto a Emiliano ha avuto il vaccino

Antonella Acito, insegnante di lettere di Casamassima affetta da sclerosi multipla, aveva fatto appello al governatore per rimediare alla sua situazione. Dopo l'articolo di BariToday è stata contattata dall'Asl e vaccinata nell'hub di Capurso

“Ragazzi miei, quando ci chiedete a cosa servano la scuola e lo studio e noi vi rispondiamo che è il pensiero a renderci liberi, ci riferiamo proprio a questo. Siate perseveranti, affinché nessuno di voi sia mai schiavo”. Antonella Acito accoglie e annuncia così il suo primo vaccino antiCovid. L’insegnante di lettere Casamassima affetta da sclerosi multipla aveva fatto appello al governatore Michele Emiliano per porre rimedio a una situazione inaccettabile. La vicenda era stata raccontata da BariToday e in qualche modo si è risolta. I suoi colleghi dell’istituto comprensivo Rodari - Dante erano oramai prossimi alla seconda dose ma nonostante la 34enne avesse dato la propria disponibilità e sia la scuola che lei avesse scritto ripetutamente all’Asl e alla Regione non aveva avuto nessuna risposta sul suo vaccino, che non poteva essere AstraZeneca come per gli altri docenti, ma Pfizer. Il 6 maggio finalmente è riuscita a ricevere la somministrazione della prima dose nell’hub vaccinale di Capurso.

“Dopo l’articolo pubblicato da BariToday – racconta -  l’Asl mi ha contattata rispondendo all’email che avevo inviato le settimane scorse dichiarandosi pronta a rimediare al disguido. La direzione generale contatto al telefono mi ha spiegato che in tempi rapidi avrebbero risolto il problema e così è stato. Io – aggiunge – avevo scritto non solo per me, priorità nelle priorità, visto che sono insegnante e persona fragile, ma per difendere il diritto di una intera categoria di persone. Ora spero che anche per gli altri la situazione si risolva”.Acito ha l’appuntamento per il richiamo l’1 giugno. Ma ci tiene a sottolineare che la sua battaglia sia stata fatta per una situazione collettiva.

“È un peccato dover lottare per dover vedersi riconosciuti i propri diritti – spiega - in Puglia la campagna vaccinale ha avuto le sue grandi pecche rispetto ad altre regioni, come Lazio o Lombardia, dove hanno iniziato già le prenotazioni per le fragilità meno gravi. Mi auguro che i medici di base riescano a ottenere più dosi per procedere più speditamente e risolvere a monte i problemi, senza che creino situazioni come la mia. Ora - conclude – attendiamo il vaccino per i caregiver, ma sono più fiduciosa, che tutto possa volgere per il meglio per tutti”.

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