Dai riconoscimenti scientifici alla corsa al Parlamento, la scienziata Luisa Torsi si racconta: "Ripetere l'esperienza politica? Dipende dalle condizioni"
La 58enne barese ha ricevuto questa mattina una targa a Palazzo di città, dopo essere stata insignita dal presidente della Repubblica del Premio Nazionale Accademia dei Lincei 2023 negli scorsi giorni
Una carriera scientifica e accademica piena di riconoscimenti, culminati nel Premio Nazionale Accademia dei Lincei 2023 ricevuto negli scorsi giorni dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, ma anche una - breve esperienza politica - come candidata per un posto in Parlamento durante le politiche del 2022, chiamata dal Partito Democratico. Luisa Torsi, docente ordinaria di Chimica dell'Università di Bari nonché componente del Consiglio scientifico del Consiglio nazionale delle ricerche (Cnr) e nota ricercatrice nel campo della diagnostica medica, è un'eccellenza barese, che questa mattina è stata insignita a Palazzo di città di una targa per ringraziarla del grande lavoro fatto e del lustro dato alla città di Bari: "Un premio importante che ha una valenza straordinaria. Una donna che con impegnoe determinazione - ha spiegato il sindaco Decaro - sin da giovanissimia si è impegnata nella ricerca e ha formato i futuri scienziati. Autrice di ricerca di valenza internazionale che hanno cambiato in meglio anche le nostre condizioni di vita. Una nostra concittadina che ha lasciato una traccia a livello internazionale e ci sembrava giusto celebrarla". L'abbiamo incontrata per fare un bilancio dell'esperienza.
Luisa Torsi qual è la prima impressione nel ricevere questo nuovo riconoscimento?
Sì, sono estremamente onorata, felice la mia città che riconosce l'importanza di quello che stiamo facendo, non soltanto io, che porto un po' la bandiera, ma tutta la squadra. Una squadra di colleghi e di giovani studenti e ricercatori bravissimi che si impegnano ogni giorno per varcare, superare le soglie di ciò che conosciamo. E questo è estremamente importante.
A che punto è la vostra ricerca?
Il dispositivo sul quale stiamo lavorando sta funzionando molto bene. Fra un po' entriamo in un clinical trial - ricerca medica che serve a verificare se un nuovo approccio clinico (preventivo, terapeutico o anche diagnostico) può essere più vantaggioso del miglior approccio finora disponibile, ndr - e questo ovviamente ci rende estremamente orgogliosi.
Tanti riconoscimenti e studi che portano il suo nome. C'è un ricordo in particolare che la rende orgogliosa?
Forse il premio nel 2010 Heinrich Emanuel Merck, che mi è stato assegnato dalla multinazionale tedesca per la farmaceutica, è stato il primo premio internazionale importante che ho ricevuto e sono stata la prima donna a riceverlo. Serbo un ricordo preziosissimo di quei momenti.
È soprattutto un esempio importante per tante donne, che in seguono un sogno in qualsiasi ambito e carriera
Sì, è fondamentale. Spero di essere di esempio per le ragazze perché tendano a raggiungere il loro potenziale più elevato, indipendentemente dal fatto che si costruiscano eventualmente anche una vita personale o una famiglia abbiano dei figli. Il mio messaggio è si può essere mamme e si può inseguire una carriera. Non è facile, ma è una grandissima soddisfazione.
L'anno scorso anche l'esperienza in politica come candidata al Parlamento nelle Governative. Cosa le ha insegnato?
E' stata un'esperienza fondamentale e mi ha catapultato in una realtà completamente nuova e non è stato facile, soprattutto all'inizio. Alla fine, nonostante il chiaro insuccesso politico, l'esperienza nell'insieme è stata un'esperienza fondamentale, importantissima. Ho conosciuto meglio il mio territorio, ho visto quanto di bello e quante cose estremamente importanti si fanno nel nostro territorio ed è stata veramente formativa ed importante.
La ripeterebbe?
Dipende. Io non chiudo mai le porte, dipende dalle tante condizioni del momento e da quello che succederà.