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Un laboratorio enogastronomico dedicato all'inclusione sociale, al via nel Municipio I 'Cucina senza barriere'

Il progetto permetterà a 15 quindici minori diversamente abili di conoscere le tradizioni culinarie baresi, attraverso gli insegnamenti degli chef dei locali di Madonella, San Nicola, Torre a Mare, Murat e Japigia

Un laboratorio enogastronomico che consentirà ai partecipanti di conoscere approfonditamente le tradizioni culinarie baresi. L'iniziativa 'Cucina senza Barriere', promossa dal Municipio I del Comune di Bari in collaborazione con la cooperativa sociale SoleLuna, è rivolta a quindici minori diversamente abili residenti nel territorio. Nell’ambito delle attività progettuali finalizzate all'inclusione sociale, tutti i partecipanti avranno la possibilità di mettere le mani in pasta sotto l’occhio vigile di chef professionisti messi a disposizione dai ristoratori e dalle pasticcerie partner, tra cui 'La Biglietteria' ( quartiere Madonella), Cafè Bistrot 'Varietà' ( quartiere Madonella), 'Biancofiore' (San Nicola), 'La Vela' (Torre a Mare), Agriturismo '3 Camini' (Torre a Mare), 'Urban l'assassineria urbana' (Murat), Pasticceria 'Perulli' (Japigia).

"Cucina senza barriere rappresenta una sorta di 'Master Chef' del Municipio - ha commentato il presidente del Municipio I Lorenzo Leonetti - che mette insieme ingredienti importanti della nostra cultura come la tradizione culinaria barese, la disponibilità dei ristoratori e pasticcieri del nostro territorio e l’entusiasmo dei nostri ragazzi. Noi baresi amiamo il cibo, ma non soltanto in quanto piacere dei sensi. A noi piace prepararlo e mangiarlo assieme perché, per noi, il cibo è relazione, condivisione e inclusione sociale".

"Ricorrere all’arte culinaria è un modo alternativo e accattivante per stimolare nuove passioni nei partecipanti all’iniziativa - ha osservato il presidente della cooperativa SoleLuna, Giovanni Barnaba - Mettere le mani in pasta ed entrare in cucina significa sperimentare, entrare in contatto, sentire i profumi, gli odori e i rumori generati dagli utensili impiegati, attraverso i quali si rende possibile la creazione di un piatto. Cimentarsi in coppia nella preparazione di pietanze tipiche della cucina barese sarà la cornice ideale di questo progetto, non solo come occasione per riscoprire la storia culinaria della città di Bari, ma soprattutto quale prezioso momento di incontro per valorizzare i talenti senza barriere".

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