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"Gli spazi pubblici siano gestiti da comunità riconosciute dal Comune": al Bread&roses si discute il nuovo modello di città

Realtà come Villa Roth, Parco Gargasole e Cinema Expost Moderno sono già da tempo presi in cura da cittadini con pulizia, attività sociali e culturali aperte tutti. D Giglio: "L'amministrazione è disponibile all'integrazione del regolamento"

Un’assemblea per promuovere le autoproduzioni del territorio e, soprattutto, per  fare il punto sulla gestione degli spazi pubblici a opera delle comunità cittadine. Al Bread&roses, lo spazio di mutuo soccorso di via Amendola, venerdì 25 giugno è una giornata piena e aperta alla cittadinanza, col mercato ortofrutticolo “Bancarelle selvagge” e l’assemblea “Beni comuni e comunità: un altro modo di vivere la città”.

“Abbiamo avuto un confronto le settimane scorse con l’amministrazione – spiega Gianni De Giglio, tra gli attivisti della comunità che gestisce lo spazio pubblico urbano – con l’assessore comunale al Patrimonio Vito Lacoppola e componenti dello staff del sindaco Antonio Decaro. Chiediamo che sia sancito un principio importante del regolamento sui beni comuni adottato nel 2015 sulla gestione degli spazi pubblici. Integrarlo con norme che facciano riferimento non più solo ad associazioni con un singolo responsabile ma che riconoscano la gestione, cogestione o autogestione di vere e proprie comunità in assemblea come è diventata la nostra”.

Spazi come il Bread&Roses, Villa Roth, Parco Gargasole e Cinema Expost Moderno sono già da tempo presi in cura da vere e proprie comunità, con pulizia, attività sociali e culturali aperte tutti. L’essenza della proposta è descritta anche nell’appuntamento social.  “Vogliamo proporre un ampliamento nella gestione dei Beni pubblici tramite un'integrazione del Regolamento sulla collaborazione tra cittadini ed amministrazione per la cura e la rigenerazione dei beni comuni urbani affinché tra i soggetti che possono sottoscrivere il Patto di Collaborazione siano riconosciute anche le comunità, perché sono soggetti sociali e collettivi che attraverso l'auto-gestione e la co-gestione di spazi pubblici rompono lo schema di una gestione privatistica di un bene collettivo. Si prendono cura di tutta la città, per cambiarla, per metterla al servizio delle persone che la vivono, facendolo nel rispetto dell'ecosistema che ci ospita e dando alla città il loro contributo sotto forma di redditività civica”.

“Con l’accordo di collaborazione tra Comune e comunità – aggiunge De Giglio – si realizza un vero e proprio modello di gestione collettiva, dove non c’è una sola persona responsabile ma una comunità, appunto”. I tempi per l’integrazione del regolamento con l’approvazione in Consiglio comunale non sono precisati ma si spera che l’iter si completi entro il prossimo autunno. La questione discussa nell’assemblea di venerdì si accompagnerà al mercato e alla musica di Coloradio, attività radiofonica all’interno di Bread&roses.

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