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Venerdì, 22 Settembre 2023
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Legge regionale per i diritti Lgbt, primo passaggio in commissione (con bocciatura) ma l'iter va avanti per l'esame in Consiglio

L'esito negativo, frutto di "una questione formale", non pregiudica il percorso verso l'approdo in aula. Il consigliere Metallo, primo firmatario, confida in un percorso più celere rispetto alla precedente proposta: "Primo passo compiuto"

Ha preso avvio nella giornata di ieri l'iter nelle Commissioni della proposta di legge pugliese contro l’omobitransfobia e per i diritti LGBTIQ+.  

Il percorso verso l'esame in Consiglio regionale è partito con il passaggio nella VII Commissione, scandito da una bocciatura, che tuttavia non pregiudicherà l'approdo in aula.

L’esito del parere della VII Commissione, che ha solo funzione consultiva e non ha potere di veto - è spiegato in una nota della Regione - nonostante i 4 voti favorevoli di PD e Movimento 5 Stelle, i 2 voti astenuti di Lega e Con e l’unico voto contrario di Forza Italia, è risultato negativo. Ma è una questione meramente formale, che si spiega con il fatto che questa Commissione si esprime con maggioranza qualificata, ovvero i 3/4 dei voti espressi.

Il primo firmatario Metallo: "Tema della discriminazione presente in Puglia"

La proposta, declinata in 10 articoli, che farebbe seguito - come ha ricordato il consigliere Metallo (Pd), primo firmatario della proposta - a quelle già legge in alcune Regioni italiane, arriva dopo vari tentativi mai andati in porto nelle legislature precedenti e dopo l’incontro con tutte le associazioni, da quelle lgbt a quelle cattoliche. "Il tema della discriminazione - ha evidenziato Metallo - esiste ancora in Puglia così come quello dell’invisibilità delle coppie omosessuali". Tra le finalità e gli obiettivi della proposta di legge, la formazione nelle scuole. Previsto un impegno economico di 240 mila euro annuo. “Un primo passo è stato compiuto”, ha affermato Metallo. “Ed è importante che sia avvenuto proprio oggi, mentre si diffondeva la notizia di un nuovo caso di omofobia che si sarebbe verificato in un ristorante a Fasano. Segno che c’è bisogno eccome di una legge così, a livello nazionale ma anche a livello regionale. Una misura che dica chiaramente che le istituzioni pugliesi sono contro ogni forma di discriminazione, che la Puglia sta dalla parte di chi difende il proprio diritto di orientamento sessuale e di identità di genere. Che è tempo per la politica di abbattere muri e accogliere la realtà.”

Il 'no' di Forza Italia e il parere favorevole di M5S e Pd

“Una visione distorta dell’attuale situazione pugliese”: è il parere espresso dal consigliere di  Forza Italia, Gatta in merito alla proposta. “Non c’è una priorità”, ha continuato, definendo altresì “alcuni articoli privi di fondamento” e capaci - pur muovendo da una volontà antidiscriminatoria - di determinare una strumentale discriminazione". Secondo Galante - Movimento 5 Stelle - invece, la strumentalizzazione sarebbe in chi è contrario a questa proposta di legge, che arriva dopo  aver ascoltato l’allarme sociale evidenziato da parte delle famiglie. Importante che si faccia cultura sul tema, ha aggiunto il consigliere, e che in Aula si abbia il coraggio di discuterne senza problemi. Tra i presenti anche Francesco Paolicelli, del PD barese, tra i proponenti della Legge. “Sono molto fiducioso, anche perché questa volta abbiamo seguito un iter nuovo, di grande confronto con le associazioni che si occupano di diritti sui territori e i gruppi consigliari di maggioranza e minoranza. La proposta è già stata sottoscritta da 30 consiglieri, tra cui anche qualche esponente dell’opposizione in Consiglio. Segno che i tempi sono maturi per una discussione aperta verso un unico obiettivo: una Puglia inclusiva e moderna al pari di altre regioni che già si sono dotate di una legge in attesa della norma nazionale”. Altro tema di discussione quello sull’identità di genere. Come ha aggiunto il consigliere del  Pd Amati, su questo punto spesso si va incontro a contenuti-manifesto che non hanno nessun rilievo nell’ambito delle politiche regionali.”Una lotta alle parole”, ha concluso il consigliere.

Tra due settimane è in ogni caso prevista la seduta congiunta delle ultime due commissioni coinvolte, con l'auspicio, da parte dei proponenti, che la proposta di Legge possa approdare in Consiglio prima della pausa estiva. 

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