Liste d'attesa troppo lunghe, sit-in di protesta davanti al Policlinico: "In Puglia 180 giorni in media per una visita specialistica"
A lanciare la mobilitazione lo Spi Puglia, sindacato pensionati della Cgil: "Con la modalità intramoenia tempi ridotti, ma non tutti possono permettersi di pagare: così si nega il diritto alle cure"
Una protesta 'a tappe' per dire basta alle lunghe d'attesa per visite e prestazioni mediche. E' partita questa mattina da Bari la mobilitazione lanciata in Puglia dallo Spi, il Sindacato Pensionati della Cgil che prevede in tutta la regione una cinquantina di tappe, con sit-in e distribuzione di materiale informativo, davanti ai CUP (Centro Unico Prenotazioni) dei principali presidi ospedalieri della regione.
L'iniziativa ha preso il via dal Policlinico di Bari, dove il segretario generale dello Spi Puglia Gianni Forte ha illustrato i contenuti dell’iniziativa. Secondo gli ultimi dati, richiamati dallo stesso sindacato, sono circa 400mila i pugliesi in lista per una visita ambulatoriale specialistica. "Con un’attesa media di 180 giorni. Se invece si ricorrere alla modalità “intramoenia” (sempre nella stessa struttura pubblica ma a pagamento) la prestazione vede notevolmente ridotti i tempi".
"Non tutti, però - sottolinea lo Spi - possono permettersi di pagare, soprattutto gli anziani e i meno abbienti, i quali di fatto si vedono negato il diritto alla salute e alle cure". Per questo il sindacato pugliese "fa presente, ancora una volta, ciò che prevede la legge in tema di liste d’attesa (è stato approntato un volantino riassuntivo). Il medico di base o lo specialista devono sempre indicare sulla richiesta una classe di priorità alle quali corrisponde un tempo massimo di attesa. Il famigerato codice".
"Non c’è da rassegnarsi all’idea che solo pagando ci si possa curare - afferma Gianni Forte -. Gli anziani finiscono per essere vittime di un sistema perverso. L’attesa pesa non per tutti allo stesso modo. Ottenere le prestazioni sanitarie nei tempi previsti è un diritto non derogabile. Il Sindacato Pensionati della Cgil è pronto a fare in modo che il diritto di ciascuno venga tutelato, aiutando chi ne ha bisogno a contestare i tempi di attesa che vengono arbitrariamente imposti".
"In alcuni casi - riferisce ancora il sindacato - al momento della prenotazione, non viene assegnata alcuna data. Sospendere o addirittura chiudere le liste d’attesa - evidenzia - è illegittimo. Per ogni violazione è possibile avviare una contestazione scritta. Le sedi comunali e di quartiere dello Spi Cgil Puglia sono a disposizione per fornire qualsiasi informazione o aiuto a tutela dei diritti di tutti".