Esami e prestazioni sanitarie fino a mezzanotte, ok del Consiglio regionale alla mozione per abbattere le liste d'attesa
Approvata a maggioranza la proposta presentata dal consigliere Stellato, che impegna la giunta regionale a mettere in campo azioni per ampliare l'offerta anche incrementando l'orario di apertura degli ambulatori
Il Consiglio regionale della Puglia ha approvato maggioranza (con 25 voti favorevoli e l’astensione di Amati, su 26 presenti), la mozione presentata dal consigliere Massimiliano Stellato, a favore dell’abbattimento delle liste di attesa per le prestazioni sanitarie.
Nel testo del provvedimento, viene evidenziata la necessità di intervenire con soluzioni volte ad incrementare l’offerta e, nel contempo, evitare disservizi ai cittadini ed ai pazienti. La mozione approvata, infatti, "impegna - spiega una nota del Consiglio regionale - il presidente e la Giunta regionale a predisporre ogni utile iniziativa per l’avvio di una sperimentazione, di almeno 12 mesi, che consenta agli assistiti della Regione Puglia di poter usufruire di un ampliamento dell'offerta delle prestazioni sanitarie, comprese quelle strumentali e di diagnostica per immagini, incrementando l’orario delle prestazioni ambulatoriali nei giorni festivi, nella fascia oraria pomeridiana dei giorni prefestivi e nella fascia oraria serale dei giorni feriali dalle 20.00 alle 24.00".
Su proposta dell’assessore alla sanità Rocco Palese, la mozione è stata integrata, prevedendo nella parte organizzativa, preliminarmente la consultazione delle Organizzazioni sindacali, fermo restando il rispetto delle norme e dei contratti nazionali del lavoro vigenti in materia.
Stellato: "Con ok a prestazione fino a mezzanotte passo avanti per ridurre liste d'attesa"
"La proposta - dichiara Stellato in una nota - intende estendere l'arco temporale di fruizione del servizio all'utenza riducendo, così, le lunghe liste di attesa. Nulla cambierà per i cittadini, che continueranno a pagare soltanto il ticket, se dovuto". "Il servizio - ha dichiarato in aula Stellato - è già stato testato positivamente in altre regioni dove, in poco tempo, ha contribuito a smaltire le agende delle prenotazioni, ha consentito ai cittadini di recuperare il tempo perso e restituito fiducia al servizio sanitario pubblico. Ringrazio i colleghi e il Governo regionale per la disponibilità dimostrata verso il provvedimento. Un atto, quello di oggi, che non è risolutivo, ma che rappresenta un passo avanti per l’abbattimento delle liste d’attesa ed una prima risposta alla domanda di salute dei cittadini in fila ai Cup".
Fratelli d'Italia: "Proposta da noi suggerita da tempo"
La proposta è passata con il voto favorevole di Fratelli d'Italia che in una nota però sottolinea: "E’ evidente che se un consigliere regionale di maggioranza è costretto a ricorrere a una mozione per impegnare il Governo regionale a porre qualche rimedio alla lungaggine delle liste di attesa, diventate il problema dell’assistenza sanitaria in Puglia, siamo di fronte a un centrosinistra che ammette la propria sconfitta", che Fratelli d'Italia attribuisce "all’’eterno assente’ in Consiglio regionale, vale a dire il presidente Emiliano, per altro assessore regionale alla Sanità per cinque anni nella passata legislatura". Ciononostante, "Abbiamo deciso di votare favorevolmente alla mozione - spiega ancora FdI - perché da tempo lo avevamo suggerito (per altro di recente abbiamo anche tenuto una conferenza stampa sul tema). Ed è evidente che se si va ad incidere sugli orari di lavoro è necessario una preliminarmente consultazione dei sindacati, per questo abbiamo accettato anche l’integrazione dell’assessore Palese". Fratelli d'Italia auspica infine una revisione dell'organizzazione sanitaria per ottimizzare l'utilizzo della strumentazione diagnostica e "utilizzare al meglio le risorse disponibili" da parte delle Asl.
Galante (M5S): "Ora servono tavoli in tutte le Asl"
“Abbiamo votato a favore della mozione per l’abbattimento delle liste d’attesa, consapevoli che possa essere un primo passo, ma di certo non rappresenta la soluzione al problema. Ci stiamo occupando da tempo della situazione e abbiamo avviato interlocuzioni con tutte le Asl, partendo da quando stabilito dal piano nazionale per l’abbattimento delle liste d’attesa. Alcuni passaggi sono stati già fatti, ma ora servono tavoli in tutte le aziende sanitarie, con il coordinamento del tavolo regionale, per adottare provvedimenti omogenei in ogni provincia”. Così il capogruppo del M5S Marco Galante. "Importanti per ampliare l’offerta di prestazioni sanitarie - continua il pentastellato - sono anche le economie di scala che si determinano in ogni Asl, cioè le risorse provenienti dal mancato utilizzo dei budget oggetto di convenzione con gli erogatori privati. Risorse che devono essere usate per l’acquisto di ulteriori prestazioni, a partire da quelle che presentano tempi di attesa più lunghi, come le risonanze magnetiche con o senza mezzo di contrasto per cui occorrono in media 710 giorni, le TAC e i percorsi di follow up oncologico. Abbiamo chiesto alle Asl di avere informazioni in merito alle economie di scala, ripartite per singole branche specialistiche, che si sono determinate nel 2021 e nei primi due trimestri del 2022 e alle verifiche sull’appropriatezza delle prestazioni sanitarie erogate nelle strutture pubbliche ed in quelle private accreditate, in modo da poter avere dati precisi su cui lavorare. Continueremo a insistere per avere le informazioni richieste e per l’attivazione del tavolo regionale: non si può perdere tempo ulteriore, servono risposte immediate”
Amati critico: "Su liste d'attesa serve realismo e serietà"
"Non ho partecipato oggi al voto sulla mozione relativa all’argomento - spiega Amati in una nota - non perché non colga le buone intenzioni del collega proponente ma perché il rimedio proposto, ossia quello degli ambulatori aperti anche nella tarda serata, non era accompagnato da alcuna indicazione finanziaria - e senza soldi non si fa nulla - e in passato già sanzionato dalla Corte dei Conti come inefficace". "Sulla questione mi ha stupito il parere favorevole dell’Assessore, concesso più per ragioni di convivenza politica che per condivisione del merito, tant’è che ne proponeva una modifica per disattivare gli effetti della richiesta e quindi non dare seguito all’atto d’indirizzo. L’argomento delle liste d’attesa in sanità va affrontato con senso di realismo e serietà, senza tatticismi politici, perché la posta in palio è il dolore delle persone malate in fila al Cup e per questo reso più lancinante.”