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Sabato, 20 Aprile 2024
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Lo Spillo | Deiezioni canine, è l’ora di farla finita!

Riflessioni sparse sulla città (e non solo) - Rubrica a cura di Antonio Scotti

Cosa spinge il padrone di un cane a non raccogliere le deiezioni del suo amico a quattro zampe è oggetto di un trattato di psicologia analitica che attende di conoscere ancora la sua ultima versione.  A Bari esistono delle strade dove i marciapiedi si trasformano in deposito di escrementi canini. E’ evidente che le multe vanno aumentate e per far questo occorre elevare di pari passo i controlli. Un suggerimento potrebbe essere quello di conferire agli ausiliari del traffico il potere di comminare sanzioni per questo tipo di condotte illecite.  O assumere altro personale. Chi sporca con le deiezioni canine va punito almeno per dieci motivi. Proviamo ad elencarli: 

1.    Perché altri dovranno pulire ogni giorno ciò che basterebbe raccogliere
2.    Perché alimenta comportamenti negativi
3.    Perché altre persone potrebbero sporcarsi o scivolare
4.    Perché infesta l’ambiente circostante
5.    Perché costringerà altre persone a camminare per strada e non sul marciapiede
6.    Perché vanifica gli sforzi di quanti si impegnano a rendere più vivibili i quartieri
7.    Perché avrà generato almeno un minuto di voltastomaco per ogni pedone
8.    Perché dimostra di non amare il proprio cane (prima ancora che la città)
9.    Perché trasforma il menefreghismo in un atto visibile
10.  Perché ci fa tornare più tristi a casa
L’elenco potrebbe continuare, ma la somma di queste dieci motivazioni non può pesare meno di 1000 euro a trasgressore. Poco o tanto non lo sappiamo. Se solo venissero individuati i responsabili sarebbe un toccasana per tutti.  Per le casse comunali. Per l’olfatto. Per la città.

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