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Martedì, 19 Marzo 2024
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Per Lopalco va cambiato l'algoritmo delle restrizioni Covid: "Troppi indicatori e valutazioni in ritardo di due settimane"

"In questa fase - ha spiegato l'assessore - una maggiore stabilità chiarirebbe il quadro e attenuerebbe i continui passaggi da una zona all'altra, con tutti i disagi che ne derivano per i cittadini e per l'economia"

"Le prossime misure del governo per contrastare la pandemia dovrebbero tendere a ridurre le differenze tra le regioni e a modificare l'algoritmo che determina il livello delle restrizioni": è quanto afferma, ai microfoni di Radionorba Notizie, l'assessore regionale alla Salute, Pier Luigi Lopalco, rispondendo sullo schema che determina i gradi di 'libertà' dei cittadini in questi mesi di contrasto al Covid.

"In questa fase - ha spiegato - una maggiore stabilità chiarirebbe il quadro e attenuerebbe i continui passaggi da una zona all'altra, con tutti i disagi che ne derivano per i cittadini e per l'economia". Secondo l'epidemiologo, l'algoritmo andrebbe rivisto per due ragioni: "Ventuno indicatori da valutare sono troppi e dobbiamo tener presente che è un sistema che fornisce una valutazione tardiva del rischio in quanto si basa su dati raccolti due settimane prima".

Sul fronte dei vaccini, Lopalco ha inoltre sottolineato l'importanza del via libera alla somministrazione del siero AstraZeneca a persone di età non superiore ai 65 anni. "Con le vecchie limitazioni ci saremmo trovati nell'imbarazzo di poter vaccinare un insegnante di 55 anni, ma non un suo collega di 56 - ha detto - Adesso abbiamo la possibilità di creare un 'canale parallelo' rispetto alle somministrazioni per gli over 80 a beneficio di una platea molto vasta, composta da operatori scolastici e dei servizi essenziali, ma anche forze dell'ordine".

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