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L'attesa per la legge contro l'omotransfobia dopo il flop della Regione. A Bari manifestazione nel ricordo di Paola Maria

L'appuntamento, organizzato dalle associazioni Mixed lgbti, Zona Franka e Citt! Collettivo Inclusivo Transfemminista Territoriale, si svolgerà in piazza Umberto venerdì e vedrà la partecipazione dell'onorevole Zan, relatore del ddl contro l'omolesbobitransfobia e la misoginia

Una manifestazione per sottolineare l'importanza e l'urgenza di una legge contro l'omolesbobitransfobia e la misoginia e per ricordare Paola Maria Gaglione la ragazza campana investita e uccisa lo scorso 13 settembre dopo essere stata ssalita dal fratello che non accettava la sua relazione con Ciro Migliore, un ragazzo transgender.

L'appuntamento, organizzato dalle associazioni Mixed lgbti, Zona Franka e Citt! Collettivo Inclusivo Transfemminista Territoriale.  si svolgerà in piazza Umberto, a Bari, venerdì 16 ottobre, e vedrà la partecipazione dell'onorevole Alessandro Zan, relatore del disegno di legge parlamentare contro l'omolesbobitransfobia e la misoginia che sarà discusso dalla Camera il 20 di questo mese.

"Alla volontà di ricordare Paola Maria Gaglione e di stringersi attorno a Ciro Miglior e- si legge in una nota degli organizzatori -, tragicamente protagonisti di un fatto di cronaca che poco meno di un mese fa ha scosso l’opinione pubblica, si affianca l’urgenza di individuare le responsabilità politiche alla base di quelli che non sono episodi isolati ma manifestazioni frequenti di un problema sistemico: si rende necessario a livello territoriale porre in essere azioni di contrasto alla discriminazione e alla violenza verso donne e soggettività lgbtqi+, in continuità con quanto previsto dal ddl Zan, l’approvazione del quale costituisce la prima rivendicazione di questa piazza".

"Sul piano territoriale infatti - proseguono - si pongono in evidenza alcune criticità: il servizio del Policlinico di Bari rivolto alle persone trans rischia di chiudere definitivamente i battenti a inizio 2021, se non saranno stanziati altri fondi; questo accrescerà ulteriormente la marginalizzazione delle soggettività trans, che dovranno rivolgersi ad ospedali e servizi privati. La legge regionale contro l’omolesbobitransfobia d'altra parte è rimasta imprigionata nella vecchia legislatura regionale: chiediamo quindi che questo secondo mandato di Emiliano sia più coraggioso e che possa costruire, insieme con la comunità lgbtqi+, nuove proposte di legge che agiscano sul piano dell'educazione affettiva e sessuale, e della lotta agli stereotipi di genere".

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