Gli scienziati italiani indicano le buone pratiche per la salute urbana: a Bari il meeting nazionale della 'Rete Città Sane'
Questa mattina, a Palazzo di Città, è stato presentato l'evento si svolgerà i prossimi 21 e 22 settembre nel Teatro Kursaal: l'iniziativa prevede lectio di esperti e ricercatori, panel tematici, ma anche riconoscimenti a progetti virtuosi in materia di politica 'One Health'
Lectio di esperti e ricercatori, panel tematici, ma anche condivisione di buone pratiche tra le realtà locali e riconoscimenti a progetti virtuosi in materia di salute urbana in ogni sua sfaccettatura. È questo il programma del XX Meeting nazionale della Rete Città Sane - OMS, dal titolo 'Città in Salute: per una politica One Health nelle città italiane', che si terrà a Bari, nel Teatro Kursaal Santalucia, il 21 e 22 settembre. L'evento è stato presentato questa mattina a Palazzo di Città.
Il capoluogo pugliese, vincitore dell’ultima edizione del Bando Oscar della Salute 2021,ospiterà questa edizione del Meeting nazionale della rete, collaborando con Ancona, Comune che detiene la Presidenza nell’attuale mandato, e con il comitato tecnico nella realizzazione dell’importante iniziativa.
Il programma vede anche il coinvolgimento delle principali istituzioni con le quali la Rete ha all’attivo importanti protocolli d’intesa, quali il Ministero della Salute, Anci e Federsanità.
Questa mattina, nella sala Giunta di Palazzo di Città, sono stati annunciati gli ospiti ed il programma dei lavori del meeting.
"In Italia quasi il 70% della popolazione vive oggi nelle aree urbane, in città di grandi, medie o piccole dimensioni - ha commentato il Sindaco di Bari e Presidente Anci, Antonio Decaro - e la progressiva urbanizzazione veicola fattori di rischio per la salute di varia natura, favorendo l’insorgenza di malattie indotte dall’inquinamento ambientale, da condizioni abitative e lavorative inadeguate, da stili di vita e alimentari sbagliati e comportamenti a rischio. Gli Enti Locali, com’è noto, non hanno competenze in materia di politiche sanitarie, ma una corretta pianificazione urbana può contribuire a tutelare e promuovere la qualità della vita e la salute dei cittadini, agendo sulla dimensione ambientale, sociale, culturale delle città, aumentando ad esempio la dotazione di parchi e giardini, potenziando l’offerta educativa per i più piccoli, realizzando piste ciclabili per favorire l’uso della bicicletta, garantendo un alloggio sociale alle persone in povertà estrema. Il Covid ci ha segnalato la centralità che il tema della salute rivestirà nei prossimi anni e l’importanza di esplorare nuove alleanze tra enti territoriali per rendere le nostre comunità più resilienti, inclusive e sostenibili. Per questo, il Comune di Bari lo scorso anno ha deciso di aderire alla Rete delle Città Sane dell’Oms e l’Anci ha aderito lo scorso marzo al Manifesto Salute nelle città: bene comune, redatto grazie al contribuito di 200 esperti e 36 tra Istituzioni, enti, università, società scientifiche, associazioni pubbliche e private, che definisce dieci punti chiave per guidare le città nello studiare e approfondire i determinanti della salute ed elaborare strategie efficaci per migliorare gli stili di vita e lo stato di salute dei propri cittadini".
Durante la conferenza stampa, Manuela Caucci, assessore ai Servizi Sociali, Welfare, Politiche dell’integrazione, Politiche socio-sanitarie, Rapporti con aziende ospedaliere sanitarie e Inrca del Comune di Ancona, e presidente della Rete italiana Città Sane, oltre a illustrare il ricco programma composto da molti rappresentati locali, accademici e professionisti, ha espresso la soddisfazione dell’amministrazione e della Rete per il lavoro corale, ringraziando il Comune di Bari per la generosa collaborazione ed accoglienza. "Il meeting del prossimo 21 e 22 settembre - ha dichiarato Manuela Caucci - sarà la dimostrazione di come noi Comuni, quali enti di prossimità vicini ai cittadini, possiamo intervenire tramite politiche intersettoriali che creino opportunità e benessere diffuso e, al contempo, tutelino e promuovano la salute della cittadinanza. Far parte della rete è un'opportunità importante che ci fa guardare al di là dei propri confini, costruire alleanze, creare sinergie per la Salute e condividere idee, progetti e buone pratiche".
"Siamo orgogliosi di poter ospitare a Bari il XX Meeting Nazionale della Rete delle Città Sane - ha dichiarato il Consigliere delegato della città di Bari Giuseppe Cascella - in virtù dell’Oscar della Salute ottenuto dalla nostra città, lo scorso anno ad Ancona, per il Piano di azione sull’alimentazione (food policy) su cui il Comune lavora da anni, in collaborazione con l’Università di Bari, il Politecnico di Bari e l’Istituto Agronomico Mediterraneo. La nostra amministrazione ha puntato sul cibo come una 'competenza delle città', riconoscendo ai sistemi urbani centralità nelle politiche alimentari, sottolineandone il peso nelle dinamiche di consumo e di spreco alimentare e il ruolo in termini di educazione, prevenzione dei rischi per la salute, tutela del paesaggio agricolo periurbano, nonché l’impegno per favorire l’accessibilità al cibo (e al cibo di qualità) delle fasce più vulnerabili della popolazione. Sottolineo, inoltre, che nei lavori delle due giornate saranno coinvolti eminenti studiosi della nostra città, tra cui esperte ed esperti del rapporto tra cibo e salute, del legame tra l’ambiente urbano e i disturbi cromosomici e delle politiche di prevenzione per le neoplasie".
"Con grande piacere la città di Bari ospiterà quest’anno il 'XX Meeting della Rete Città Sane' - ha dichiarato Loredana Battista, consigliera incaricata dal Sindaco di Bari per le politiche sanitarie e referente del Rotary Club Bari Sud, che sostiene l’evento - La sensibilizzazione e la divulgazione è la base di questo importante insieme di attività, e la Rete fornisce a tutte e tutti l’occasione per creare collegamenti utili per migliorare il livello di vita delle popolazioni nei grandi centri urbani. Questo meeting sarà quindi un’occasione di confronto che fornirà indicazioni per la costruzione di una città a misura di persona, ecosostenibile, dove poter creare un legame tra ambiente urbano, ecosistema ed esseri umani, come suggerito dall’approccio 'One Health' dell’Oms. Una città del futuro da immaginare e costruire attraverso una precisa relazione tra salute pubblica e pianificazione urbana, ponendo al centro dell’attenzione l’ambiente e la salute".