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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mezzi pubblici gratuiti per i profughi ucraini in Puglia: accordo tra Regione e aziende di trasporto

A darne notizia l'assessora Maurodinoia: "Grazie alle imprese per la disponibilità a concedere questo tipo di agevolazione. Era doveroso per il nostro settore dare un contributo"

In Puglia i profughi ucraini potranno viaggiare gratuitamente su bus e treni del trasporto pubblico locale. E' stato approvato oggi dalla giunta regionale lo schema di protocollo d’intesa tra la Regione Puglia e le imprese ferroviarie e automobilistiche che gestiscono i servizi di trasporto pubblico locale. A darne notizia è l'assessora Maurodinoia.

“Abbiamo ritenuto doveroso adottare misure di gratuità nel trasporto ferroviario e su gomma, all’interno del territorio pugliese, per facilitare gli spostamenti dei profughi in fuga dalle zone teatro di guerra – ha commentato l’assessore ai Trasporti e alla Mobilità sostenibile, Anita Maurodinoia –. Ringrazio vivamente per la sensibilità dimostrata le aziende che operano in Puglia, cioè Ferrotramviaria, Ferrovie Sud Est, Ferrovie Appulo Lucane, Ferrovie del Gargano e Cotrap.”

Il protocollo infatti prevede che gli oneri connessi alle misure adottate siano a carico delle società erogatrici dei servizi, senza nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica. In questa prima fase (da aprile a giugno) la misura di gratuità sarà “sperimentale” e oggetto di monitoraggio, al fine poi di prorogarla o adottare diverse modalità di applicazione. Per poter usufruire dell’agevolazione i viaggiatori interessati dovranno mostrare il passaporto ucraino e il modello 209 di richiesta Permesso di Soggiorno o il Permesso stesso se già ottenuto.

“Il trasporto pubblico locale è un servizio essenziale e non poteva esimersi dall’andare incontro a una parte della popolazione internazionale in questo momento costretta a viaggiare per salvarsi la vita e costruirsi un nuovo futuro – conclude Maurodinoia -. Infatti molti dei profughi viaggiano in Italia e in Unione europea per ricongiungersi ai familiari, alla ricerca di normalità e sicurezza. Era doveroso per il nostro settore dare un contributo.”

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