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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Maschere bianche e un minuto di silenzio per ricordare le vittime sul lavoro: a Bari il flash-mob dei sindacati

Manifestazione in piazza Libertà alla presenza di Cgil, Cisl e Uil. Una delegazione sindacale ha poi incontrato la prefetta Bellomo: "Serve un osservatorio con istituzioni e imprese per mettere in sicurezza il lavoro"

Maschere bianche e un minuto di silenzio per ricordare che di lavoro non si può morire. In piazza Libertà a Bari si è svolto, questa mattina, un flashmob di Cgil, Cisl e Uil per sensibilizzare i cittadini su un tragico tema in una settimana che, nel Barese, ha visto tre operai perdere la vita in due diverse circostanze: mercoledì scorso a Monopoli due lavoratori di 64 e 62 anni sono stati travolti dal crollo di un costone roccioso all'interno di uno scavo, mentre due giorni fa un 58enne è morto folgorato dopo essere entrato in una cabina elettrica.

Episodi che rappresentano solo gli ultimi di una infinita lista di tragedie alle quali si sommano gli incidenti in cantieri e altri luoghi lavorativi pugliesi: "Non bastano più le parole - ha dichiarato Gigia Bucci, segretaria generale Cgil Bari - ma servono i fatti e questi devono passare per un confronto con le istituzioni. Chiediamo di costituire un osservatorio vero con le imprese, partendo proprio dai numeri. E' importante capire quanti lavoratori siano impegnati nei settori più esposti negli incidenti, come nell'edilizia o nell'agricoltura. Per mettere in sicurezza il lavoro bisogna aprire confronti e tavoli che ad oggi non ci sono".

Per Giuseppe Boccuzzi, segretario Cisl Bari, è fondamentale "costituire a livello provinciale un coordinamento strutturale e continuo sull'infortunistica riguardante il lavoro. Servirebbe una cabina di regia su modello di quella adottata durante la crisi del Covid, mettendo insieme istituzioni preposte ai controlli, sindacati e datori di lavoro. Riteniamo che ciò possa determinare un passo in avanti per adottare strategie di prevenzione e informare i lavoratori. Un problema grosso è proprio la scarsa consapevolezza di questi ultimi, unita a una cultura del profitto che prevale sulle condizioni di sicurezza".

Infine, per la Uil, "il silenzio - come quello del minuto 'eseguito' dai manifestanti in piazza Libertà - a volte è più di mille risposte. Serve rafforzare gli ispettori - dice Stefania Verna, coordinatrice Uil Bari - e gli organi preposti al controllo ma anche prevenzione. E' una battaglia di civiltà e cultura anche perchè gli infortuni, negli ultimi anni, sono aumentati. La nostra lotta si fermerà quando raggiungeremo l'obiettivo di zero morti sul lavoro". Una delegazione sindacale ha poi incontrato, nel corso della mattinata, la prefetta di Bari Antonia Bellomo per fare il punto sul tema e inoltrare le richieste espresse nel corso del sit-in.

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