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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Addio a Nino Pintucci, decano del commercio barese: "I suoi 'magazzini Nova' erano un simbolo della città"

Il negoziante, componente della storica famiglia, è scomparso due giorni fa all'età di 81 anni. Il ricordo del pro cugino, Raffaele Pintucci: "Eravamo coetanei, abbiamo vissuto gli anni d'oro del commercio a Bari, era una città più elegante"

"Nino Pintucci era un uomo dolce, buono, dedito al lavoro. Una persona semplice, ma portatrice di valori antichi". Sono queste le parole con cui Raffaele Pintucci descrive il suo pro cugino, decano del commercio barese scomparso due giorni fa all'età di 81 anni. 

"La famiglia Pintucci è una delle protagoniste del commercio cittadino fin dal secolo scorso - racconta Raffaele Pintucci - io e mio padre abbiamo sempre agito nel settore delle calzature e della pelletteria, mentre il mio pro cugino Nino (Nicola all'anagrafe) portava avanti l'attività nel campo dei tessuti. Il padre di Nino, Giuseppe, aveva fondato insieme al fratello Alfredo Pintucci, i 'magazzini Nova', storico negozio all'angolo fra via Dante e via Sparano dove adesso è presente una nota profumeria. Nino aveva chiuso l'attività circa 40 anni fa. Dopo il ritiro dall'attività lavorativa, aveva deciso di vivere una vita tranquilla nella sua casa a Santo Spirito".

Raffaele ha condiviso con Nino anche gli anni sui banchi di scuola: "Abbiamo frequentato lo stesso istituto, il 'Giulio Cesare' che stava in corso Cavour. Andavamo nella stessa classe, studiavamo ragioneria. Lo ricordo anche negli anni successivi, quando siamo diventati titolari dei nostri negozi in Centro: ci incontravamo spesso le mattine, Nino passava a salutarmi, nel mio locale in via Argiro, sempre con un tono gioviale e cordiale".

"Nell'ultimo periodo comunicavo con Nino ogni giorno tramite messaggi telefonici - racconta teneramente il commerciante Raffaele Pintucci - ci scambiavamo gli auguri di 'buona giornata' e 'buonanotte', oltre a belle foto e bei ricordi. Lo confortavo per qualche acciacco causato dalla nostra età (eravamo nati lo stesso anno) che negli ultimi anni lo stava affliggendo. Avrò sempre un gran ricordo del mio pro cugino, una persona perbene, dolce, che ha dedicato la sua vita al lavoro".

La stirpe dei Pintucci nel commercio barese ha una lunga storia che si intreccia con le vicende personali e cittadine: "Nino era un diminutivo - ricorda Raffaele Pintucci - il mio pro cugino si chiamava Nicola, come mio padre e come mio figlio. Le origini della nostra attività partono da nonno Nicola, il capostipite che dette avvio alla nostra storia nel commercio a Bari. La morte di Nino giunge a circa 6 anni dalla scomparsa di Mario Pintucci, il cugino di Nino che si occupava dell'amministrazione all'interno dei 'Magazzini Nova'. È la fine di un era, di un altro ramo delle famiglia, anche se la loro attività commerciale nel campo dei tessuti era terminata più di 40 anni fa. 'Nova' è stato un negozio importante all'epoca. In passato i negozi di tessuti avevano una grande importanza in città: c'erano gli storici 'Magazzini Nova', Ciccolella, Clamide, Pallante, Nasti. Questi negozi sono oggi tutti chiusi perché subirono l'avvento delle 'confezioni': prima i baresi acquistavano i tessuti per poi farsi realizzare gli abiti in sartoria, poi sono giunti i vestiti già pronti e confezionati. Questa trasformazione ha dettato la fine di una classica attività del commercio barese. Anche Nino dovette arrendersi al cambiamento dei tempi, volle rimanere coerente con la sua mentalità e il suo gusto elegante, decidendo di chiudere l'attività. Bari è cambiata tanto, sono cambiate le esigenze dei cittadini che adesso sono meno attenti all'eleganza nel vestire. Dopo l'addio di Nino, sono rimasto io (con mio figlio e la mia famiglia) a portare avanti questa tradizione, sono l'ultimo dei moicani, con 62 anni di esperienza alle spalle. Ma senza Nino mi sento più solo".  

Il commerciante barese Raffaele Pintucci, pro cugino di Nino

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