Una mostra fotografica 'diffusa' per superare le barriere culturali: gli scatti di Maïmouna Guerresi esposti fra i vicoli di Triggiano
Le opere della fotografa, che vive e lavora fra Italia e Senegal, saranno posizionate fra le strade del Borgo Antico. La rassegna, inaugurata oggi, sarà ospitata nella cittadina in provincia di Bari fino al 3 dicembre
Quindici opere fotografiche in cui la declinazione artistica della luce si pone l’obiettivo di contribuire al superamento delle barriere culturali, sociali, linguistiche, etniche e religiose. È questo filo conduttore di 'Nûr/Luce', la mostra fotografica diffusa dell’artista italo-senegalese Maïmouna Guerresi a cura di Manuela De Leonardis e con la Direzione artistica di Annalisa Zito della Fondazione Pasquale Battista, che da questo pomeriggio, 2 settembre, a domenica 3 dicembre, sarà ospitata dai vicoli del centro storico di Triggiano.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Pasquale Battista ed è promossa e finanziata dalla Regione Puglia e dal Comune di Triggiano, nell’ambito delle attività della Manifestazione 'Capaci di legalità 2023'. L'inaugurazione avverrà oggi pomeriggio, alle 18, con un incontro con l’autrice in Piazza Marinullo.
Il 'progetto artistico diffuso' prevede l'utilizzo, come struttura espositiva, degli stessi edifici e arredi urbani: si articolerà lungo le strade del borgo antico di Triggiano a partire da Via Garibaldi e proseguendo in Largo Mercato, Via del Castello, Via Nitti, Piazza Marinullo, Via Forno Grande, Via Orti e Via Carroccio.
"Le opere dell’artista Maïmouna Guerresi - spiega la Direttrice artistica Annalisa Zito - sembrano invitarci a riconsiderare la relazione tra 'soggettività' e 'alterità' a favore di uno scenario armonico nel quale corpi, divinità, oggetti, piante, case raccontano la possibilità di co-esistere fuori da logiche di terrore, sfruttamento e dominio".
"Anche quest’anno, grazie al prezioso sostegno della Regione Puglia, la città di Triggiano onora la memoria dell’agente scelto Rocco Dicillo e di tutte le vittime di reati di mafia scegliendo l’arte come linguaggio privilegiato per parlare alla cittadinanza di legalità, contrasto alle discriminazioni e convivenza non violenta - è il commento di Antonio Donatelli, Sindaco di Triggiano - Il messaggio che l’artista Guerresi porta nelle strade del nostro centro storico è un messaggio di pace e armonia: invitiamo tutti i visitatori a godere della luce e della bellezza delle sue opere".
Maïmouna Guerresi (vive e lavora tra Italia e Senegal) è fotografa, scultrice, performer, autrice di video e installazioni. Le sue opere sono state presentate alla Biennale di Venezia, a Documenta K18 a Kassel oltre che in numerose mostre personali e collettive internazionali, tra cui National Museum di Bamako, Mali, KIASMA museum of contemporary art di Helsinki, Bahrain National Museum, Sharjah Art Museum, Smithsonian National Museum of African Art, Ima Institute du Monde Arabe, 13.ma Cairo Biennale, Lagos Photo Festival, Loba Leica Oskar Barnack Award, Scop-Shanghai Center of Photography Shanghai, Gallery Gongbech, Jeju, Corea del Sud, Kyotographie, Kyoto, Japan, Aga Khan Museum, Toronto, ROM Museum, Toronto, Tate Modern, Londra. Il suo lavoro fa parte di collezioni pubbliche e private tra cui Boghossian Foundation, Gam Galleria Arte Moderna Achille Forti, Minneapolis Institute of Art, Lacma Los Angeles County Museum of Art, Museum of African, Contemporary Art Al Maaden, Hood Museum of Art, Dartmouth,Smithsonian National Museum of African Art and Black Gold Museum, Riyadh.