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Un mostra dedicata al maestro del design italiano: esposte a Bari le opere di Gaetano Pesce

La rassegna di 27 opere dell'architetto ligure, intitolata 'Vases', è stata inaugurata oggi nel Museo archeologico di Santa Scolastica. La collezione sarà visitabile fino al prossimo 26 novembre

Da oggi fino al 26 novembre 2023 il Museo archeologico di Santa Scolastica ospita la mostra 'Vases' di Gaetano Pesce, promossa dalla Città Metropolitana di Bari, dal Museo di Santa Scolastica, in collaborazione con Fai, nell’ambito di un progetto a cura di Roberta Giuliani, Claudio e Paolo Grenzi.

Per la prima volta in Puglia una mostra inedita celebra il genio creativo di uno dei grandi innovatori del design, delle arti visive e dell’architettura sin dagli anni Settanta, sperimentatore instancabile di forme, concetti, anche sul profilo dei materiali e delle tecniche di lavorazione. 

La mostra è un tributo a uno dei grandi maestri del design contemporaneo italiano e internazionale e vedrà anche la pubblicazione di un catalogo concepito in stretta collaborazione con il designer che, a sua volta, ha omaggiato la città di Bari realizzando e regalando al Museo archeologico un’opera inedita, un vaso in resina poliuretanica ricoperto di cuori che recupera la forma della Puglia.

I vasi in mostra, tutti prototipi originali mai commercializzati, sono stati concepiti dall’artista in un arco di tempo che va dagli anni '80 ai giorni nostri, attraverso tecniche sperimentali di lavorazione della resina poliuretanica multicolore. Ventisette opere, selezionate direttamente da Pesce, che dialogano con l’ampia collezione archeologica di vasi e anfore provenienti dalle raccolte museali di Santa Scolastica.

Nato a La Spezia nel 1939, Gaetano Pesce si è laureato in architettura a Venezia, dopo aver vissuto a Padova, Venezia, Parigi e Helsinki, nel 1980 si trasferisce a New York dove attualmente vive e lavora. I suoi progetti di design e di architettura sono in Belgio, Francia, Italia, Germania, Stati Uniti e Brasile. A lui e alla sua opera sono state dedicate molte mostre e cataloghi come quello edito in occasione dell’importante personale del 1996 al Centre Pompidou di Parigi dal titolo 'Gaetano Presce: le temps des questions'. Molto importante anche il suo contributo alla didattica che lo ha visto impegnato per 15 anni come docente all’Ecole nationale supérieure d’architecture di Strasburgo.

"Il senso di questa mostra - ha affermato la consigliera delegata ai Beni Culturali e Ico, Francesca Pietroforte -  è l’oggetto vaso rappresentato nelle collezioni del Museo archeologico e recuperato da Pesce. La mostra inaugura inedite e inattese prospettive che attraversano gli aspetti legati alla funzione, alla simbologia e alla materia dei 'Vases' narrando una storia millenaria che parte dalle antiche ceramiche del nostro Museo e giunge alle sorprendenti cromie delle opere trasparenti del poliedrico artista e designer".

" Ancora una volta il Museo Archeologico di Santa Scolastica accoglie l’esperienza artistica contemporanea aprendosi ad opere di alto design in un confronto che offre spunti e riflessioni sul rapporto fra classico e anticlassico che non si risolve in un’antitesi ma, al contrario, in uno stimolante scambio dialettico fra manufatti antichi e un nucleo di prototipi originali provenienti dall’atelier di New York di Gaetano Pesce" ha proseguito Roberta Giuliani, una delle curatrici della rassegna.

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