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"No all'inceneritore", il comitato torna a manifestare: sit-in alla zona industriale

Il presidio nell'area individuata per la realizzazione dell'impianto Newo. Il comitato ha inoltre indirizzato una lettera aperta a tutte le forze politiche chiedendo loro di impegnarsi per bloccare l'opera

Una protesta davanti "ai cancelli della vergogna", nell'area della zona industriale, in viale Corigliano, individuata per la costruzione dell'impianto di ossicombustione Newo. Il comitato 'No inceneritore' è tornato a protestare questa mattina.

"Questo luogo - commenta la presidente del comitato, Corsina Depalo - è il capolinea simbolico di partenza per far conoscere ai cittadini un’area apparentemente inutilizzata ma già interessata da rischi e interventi urbanistici poco trasparenti messi in luce dall’attivismo di altri comitati portatori di altrettante problematiche sociali e ambientali". 

Il comitato ha inoltre indirizzato una lettera aperta ai Partiti di Bari e dell'hinterland barese e ai Consiglieri della Regione Puglia e del consiglio comunale di Bari, il cui contenuto è stato reso noto oggi. "Il Comitato “NO inceneritore” - si legge nella lettera - in seguito al ricorso straordinario al Presidente della Repubblica contro la Regione Puglia già depositato dall' Avvocato. Luigi Campanale di Bari  e reso pubblico  nella conferenza stampa del 6 giugno 2018 chiede a tutti i partiti, alle forze politiche e ai movimenti politici della terra di Bari, unitamente alle loro rappresentanze in Consiglio Regionale e nei Consigli Comunali, di governo e di opposizione, di prendere posizione per l’eliminazione della pratica dell’incenerimento dal prossimo Piano Regionale Rifiuti, iniziando dalla richiesta di immediato ritiro in autotutela dell’autorizzazione AIA e dei pareri favorevoli rilasciati all’impianto NEWO, a monte e non a valle della pronuncia della giustizia amministrativa".
 

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