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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Scuole, per le superiori riapertura verso il rinvio. I sindacati: ok posticipo di una settimana, ma senza dad "a richiesta"

Il nuovo provvedimento regionale potrebbe arrivare già in mattinata. Ieri il nuovo incontro tra Regione, Usr e sindacati: unanime la richiesta di eliminare la facoltà di optare tra frequenza in presenza o frequenza da casa

E' attesa per oggi la nuova ordinanza sulle scuole in Puglia. Nella serata di ieri si è tenuto un nuovo incontro cui hanno partecipato i sindacati, il direttore dell’USR Puglia, Anna Cammalleri e gli assessori regionali Sebastiano Leo (istruzione) , Pier Luigi Lopalco (Sanità) e Anna Maurodinoia (Trasporti). 

Tra le ipotesi sembrano prendere corpo, quella di un rinvio di almeno una settimana del rientro in classe per le scuole superiori. Resta tuttavia un altro nodo da sciogliere: quello della facoltà di scelta tra didattica a distanza e in presenza. Nell'incontro di ieri, unanime è stata la richiesta dei sindacati di eliminare questa opzione (nelle precedenti ordinanze contemplata per scuole elementari e medie). Ma la decisione finale spetterà al presidente della Regione, Michele Emiliano.

I sindacati: ok posticipo, no didattica a richiesta

"Per quanto riguarda il secondo grado - scrivono in una nota congiunta i sindacati FLC CGIL CISL SCUOLA SNALS-CONFSAL FGU ANIEF - abbiamo dato la disponibilità a posticipare il ritorno alla didattica in presenza di una settimana purché si elimini l’opzione della didattica a domanda individuale. L’assessore si è detto disponibile ad accogliere la nostra richiesta di posticipare il rientro a scuola, mantenendo l’attuale assetto, fino alla realizzazione del piano sanitario per la scuola che sarà portato in delibera nei prossimi giorni per trovare realizzazione presumibilmente a partire dal prossimo 1 febbraio".

"Sempre per il secondo grado - prosegue la nota - abbiamo chiesto che il rientro a scuola (probabilmente al 50%) avvenga con la scelta del turno unico evitando lo scaglionamento degli ingressi. D’altro canto, un rientro al 50% non richiederebbe modifiche importanti al sistema dei trasporti. La nostra proposta ha incontrato il favore degli assessori e quindi tutto lascia intendere che sarà accolta nella prossima ordinanza. Ovviamente occorrerà trovare una sintesi tra l’ordinanza regionale e le varie disposizioni prefettizie". 

"Al tempo stesso continuiamo ad esprimere la nostra totale contrarietà per alcune questioni: non è più accettabile la scelta della Regione di lasciare alle famiglie la facoltà di optare tra frequenza in presenza o frequenza da casa e abbiamo chiesto con decisione che la prossima ordinanza non contempli questa possibilità. Lasciando tale opzione alle famiglie si costringono le scuole ad affiancare alla “didattica in presenza” anche la “didattica digitale integrata” (DDI) espletata in modalità sincrona per un tempo pari all'intera giornata scolastica, eventualità, quest'ultima, non contemplata dalle linee guida del 7 agosto 2020. Questo modello di “didattica mista” sta sfiancando inutilmente il personale scolastico e sta abbassando notevolmente la qualità della formazione e dell’istruzione, senza tener conto delle oggettive difficoltà che stanno incontrando soprattutto gli studenti più fragili con il serio rischio di un considerevole aumento della dispersione scolastica; abbiamo ribadito che deve essere salvaguardata e valorizzata l'autonomia delle singole istituzioni scolastiche lasciando alle scuole la possibilità di azione sui delicati temi della didattica, dell’organizzazione e della giustificazione delle assenze. Ci aspettiamo però che anche queste nostre istanze siano accolte nella prossima ordinanza: esse sono la sintesi di ciò che operatori scolastici, studenti e famiglie chiedono".

"La Regione - spiega in un'altra nota la Uil Scuola - ha riferito di voler mantenere la stessa organizzazione per il primo ciclo, mentre per il secondo ciclo una presenza fino al 50% con l'introduzione, anche qui, della scelta da parte delle famiglie. La UIL Scuola ha subito contestato questa impostazione che vedrebbe anche per il secondo grado l'attivazione del scuola come servizio a domanda individualizzata, aggiungendo che, sulla base di quanto dichiarato dall'assessore Lopalco, non vi sono elementi per variare il funzionamento delle scuole da questa alla prossima settimana. L'assessore Leo ha rassicurato i presenti che proporrà al presidente Emiliano di lasciare invariata la situazione ancora per una settimana".
 

(foto di repertorio)

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