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Ospedale Covid in Fiera, la data di partenza della struttura non c'è ancora. I medici: "Con noi nessun accordo"

Mentre è terminato il mandato del commissario straordinario del Policlinico Dattoli e i sindacati contestano i trasferimenti nella struttura, si attendono le ultime certificazioni sulla sicurezza degli impianti

“Lo fanno partire con una dotazione di personale per 14 posti letto di rianimazione, con nove anestesisti che dovranno coprire turni per 24 ore tutti i giorni, quando il rapporto normale è di un’anestesista per posto letto. Ma soprattutto obbligando al trasferimento medici e infermieri”.

Per la partenza dell’ospedale Covid alla Fiera del Levante non c’è ancora una data precisa. Ci sono da acquisire certificazioni degli impianti prima di trasferire pazienti e personale. E su questo secondo aspetto non si è ricucito lo strappo con i rappresentanti dei medici, come confermano le parole di Antonio Amendola, rianimatore anestesista del Policlinico di Bari e segretario dell'Aaroi - Emac, associazione che rappresenta la categoria.

L'ospedale è stato realizzato coinvolgendo quattro padiglioni fieristici su una superficie di circa 14mila metri quadrati nei quali ci sono un'area di diagnostica e una di degenza. Quest'ultima, nel padiglione 18 che comprende tre moduli ognuno da 16 posti letto mentre nel padiglione 11 ci sono quattro blocchi di Terapia intensiva respiratoria: due di Terapia intensiva e due di Terapia sub-intensiva, ognuno da 14 posti letto. Un’opera costata all’incirca 17 milioni di euro, realizzata per poter accogliere 152 pazienti, non ancora partita, nonostante le date prefigurate a più riprese nell’ultimo mese. Nel frattempo è terminato il mandato del commissario straordinario del Policlinico Vitangelo Dattoli, nominato lo scorso 10 dicembre, che ha seguito le fasi della realizzazione della struttura a opera della Protezione civile. Sullo sfondo gli attacchi e le critiche dell’opposizione in Regione del centrodestra, con i sopralluoghi delle settimane scorse di Fratelli d’Italia, con una delegazione capeggiata dall’europarlamentare Raffaele Fitto, e della Lega. E l’inchiesta della procura e della Guardia di finanza.

“Hanno provveduto i giorni scorsi alla delibera di attivazione della struttura – spiega Amendola – ma senza un’informativa tempestiva ai sindacati, per questo come rappresentanti del personale medico e infermieristico abbiamo lavorato a un documento nel quale abbiamo chiesto di comunicarci prima cosa esattamente va trasferito nella struttura, da dove è preso i personale, da quali unità operative del Policlinico e se nel Policlinico restava personale sufficiente. E là dove era insufficiente come ovviare alle carenze. Di certo – aggiunge - il personale sarà trasferito d’imperio. Noi speriamo a questo punto che si trovi una soluzione adeguata per avviarlo”.

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