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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Ospedale Fiera, non aggiunge posti e trovare operatori è un problema. Infermieri a Montanaro: "Faccia un turno Covid"

Saverio Andeula, presidente dell'Ordine infermieri, smentisce l'idea che possa funzionare con meno personale perché tecnologicamente avanzato e pensato con moduli differenti dagli ospedali tradizionali

Non aggiunge nuovi posti di terapia intensiva a disposizione perché costringe al trasferimento di personale da altre strutture, non è gestibile con meno medici e infermieri rispetto agli altri ospedali, come prospettato dalla Regione, e rischierebbe, addirittura, di far chiudere reparti negli altri. L'ospedale Covid in Fiera rappresenta una questione tutt'altro che risolta. Lo sottolineano le rimostranze di medici, infermieri e sindacati della funzione pubblica Cgil, Cisl e Uil e della sigla Fials. Questi ultimi con un documento unitario confermano come la struttura al centro di polemiche e inchieste della magistratura non serva, almeno per il momento, a incrementare il numero dei posti letto disponibili, quanto piuttosto a decongestionare i reparti del Policlinico se non a chiudere, come paventano i sindacati, quelli dell’ospedale San Paolo.

"No al trasferimento di personale dall’ospedale San Paolo di Bari - dicono - e all’ipotesi di chiusura dei reparti di Rianimazione e di Pneumologia. Sì all’avvio di un avviso per raccogliere manifestazioni di interesse di medici e infermieri alla collocazione per 60 giorni nella nuova struttura Covid. Una operazione di questo tipo – scrivono al termine di un confronto con l’Asl - non solo non aggiunge un posto letto all’attuale offerta dei servizi, ma impoverisce il San Paolo mettendone a rischio l’erogazione delle prestazioni in sicurezza”. La coperta è corta, insomma, e la soluzione potrebbe essere solo quella suggerita di “pubblicare un avviso di manifestazione di interesse rivolto al personale della Asl di Bari che fosse interessato a dare la disponibilità, volontariamente a trasferirsi per un periodo definito e ipotizzato in 60 giorni”. Il personale quindi non è sufficiente per garantire l’attivazione di un numero maggiore di posti nella terapia intensiva dell’ospedale realizzato dalla Regione Puglia e Protezione civile nell’area della campionaria, salvo il trasferimento di personale da altre strutture.

Questa sarebbe l’unica giuridicamente percorribile per i sindacati. Per Saverio Andeula, presidente dell’Ordine degli infermieri, intanto è da smentire quanto affermato in più sedi dalla Regione, che il cosiddetto Covid Hospital in quanto tecnologicamente avanzato, dotato di strumentazioni innovativa e pensato con moduli differenti da quelli degli ospedali tradizionale, necessiterebbe di un numero inferiore di personale.

"Come ordine professionale - spiega Andreula -, abbiamo suggerito alla Regione e alla direzione del Policlinico di assegnare in Fiera un numero di personale sufficiente a garantire la sicurezza delle cure e la sicurezza dei lavoratori. Per fare questo è necessario e direi obbligatorio la definizione del fabbisogno degli operatori sanitari, infermieri e operatori socio sanitari  per le aree di attività previste di intensiva e sub intensiva . I fabbisogni sono definiti  da normative nazionali risalenti sin dall’anno e la Regione Puglia nel 2014 ha definito attraverso l’Area Politiche per la promozione della salute delle persone le 'linee guida per i criteri di calcolo del fabbisogno di personale da utilizzare per la definizione delle dotazioni organiche delle aziende/enti del servizio sanitario regionale”.

Per l'Ordine degli infermieri, quindi, è da smentire anche quanto avrebbe dichiarato il direttore del dipartimento regionale Promozione della salute, Vito Montanaro. "È evidente - aggiunge Andreula -  che il potenziale della struttura fieristica all’avanguardia negli aspetti tecnologici, per i posti letto di cui dispone  non può essere espresso per evidente carenza di personale necessario. Non condividiamo, anzi contestiamo le dichiarazioni in video del direttore del Dipartimento laddove afferma che  la struttura per come è congeniata tecnicamente può essere gestita da un minor numero di personale .Si venga a vivere un turno nel Covid Hospital fieristico per rendersi conto dei bisogni che i pazienti esprimono e del tempo necessario per esaudirli in costante presenza di un ospite  indesiderato pronto a prendersi la vita. sono i professionisti che si prendono cura delle persone non altro".

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