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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Sopralluogo della Lega all'ospedale Covid in Fiera: "Aperto a metà marzo? Basta con le perdite di tempo"

Il vicesegretario Andrea Crippa: "Bisogna lavorare per evitare il rischio che questi 18 milioni spesi dai cittadini pugliesi si possano rivelare una spesa inutile"

I vertici nazionali e regionali della Lega hanno effettuato, questa mattina, un sopralluogo nell'ospedale Covid della Fiera del Levante di Bari, completato ma non ancora operativo da diverse settimane. Sul posto sono giunti il vicesegretario nazionale Andrea Crippa, assieme al neo sottosegretario all'Istruzione, Rossano Sasso, ai parlamentari Roberto Marti, Giancranco Chiarelli e Annarita Tateo e ai consiglieri regionali Davide Bellomo, Giacomo Conserva, Gianfranco De Blasi e Joseph Splendido.

“Dal punto di vista della struttura l’Ospedale è ottimo - afferma il capogruppo in Consiglio regionale Davide Bellomo - però è come aver costruito la nave senza assumere l’equipaggio: è lì ormeggiata e probabilmente, e ce lo auguriamo, non servirà più. Abito vicino e ho visto con i miei occhi che gli operai hanno lavorato giorno e notte, ma non è possibile che la consegna prevista fosse il 15 gennaio, mentre il bando per le assunzioni è terminato a fine gennaio. Inoltre, i colloqui con i sindacati sono iniziati dopo l‘edificazione di questa struttura, quindi si sono dilatati enormemente i tempi, quando sarebbe bastato fare tutto prima: quando si è deciso di aprire l’Ospedale, parallelamente bisognava assumere il personale in modo da effettuare i collaudi qualche giorno dopo il 15 gennaio, e oggi staremmo parlando di una struttura operativa. Questo è l’ennesimo esempio di come l’assessorato alla Sanità stia navigando a vista”.

“È una struttura eccellente - dichiara il vicesegretario Crippa - e con degli strumenti tecnologicamente molto avanzati. Resto perplesso sulla questione dei tempi, e sul metodo con cui sono stati gestiti i bandi per le assunzioni. Il Covid Hospital doveva già essere aperto, evidentemente hanno ritardato troppo i tempi per la ricerca del personale. Il mio auspicio è che per la Puglia questa struttura venga messa a disposizione dei cittadini il prima possibile. Ci hanno detto che entro metà marzo dovrebbe essere fruibile per i malati di Covid. Spero che sia così, anche se temo che tutto possa slittare ancora. Ci avviciniamo all’estate, per cui speriamo che il piano vaccini funzioni e che questa situazione passi in modo che la gente possa tornare a vivere. Bisogna lavorare per evitare il rischio che questi 18 milioni spesi dai cittadini pugliesi si possano rivelare una spesa inutile”.

“Noi siamo qui insieme ai Consiglieri regionali e alla struttura Regionale della Puglia - afferma il senatore Marti - per dire che la Lega c’è e vuole che questa struttura sia aperta. Non entriamo nel merito del discorso sul fatto che, forse, si sarebbe potuta scegliere una location diversa, che non colpisse la produttività nell’immaginario dei baresi e dei pugliesi. Quello che ora chiediamo è che si apra subito. Dobbiamo trovarci pronti, anzi dovevamo già essere pronti da qualche mese. Il nuovo Governo nazionale, che è di transizione, dovrà operare delle misure strategiche sulla produttività, sulla sanità e sugli aiuti alle aziende che stanno chiudendo. La Puglia e l’Italia ne hanno bisogno. Noi ci siamo, siamo forza di Governo nazionale, ma anche forza di ausilio affinché le cose migliorino. Non faremo un’opposizione a Emiliano che porti a danneggiare i cittadini pugliesi. Sul piano vaccinale ci sono parecchie cose che non vanno, non siamo al passo, ma anche qui non c’è polemica. L’entrata nel governo della Lega e di Matteo Salvini serve per questo. La Regione Puglia beneficerà sicuramente del lavoro che si farà a livello nazionale”.

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