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Pet e nuove Gamma Camere all'Ospedale Miulli di Acquaviva: "Sempre più all'avanguardia contro patologie oncologiche"

L'assessore Palese: "Avere a disposizione questi strumenti significa già essere proiettati verso la medicina predittiva"

L'ospedale Miulli di Acquaviva delle Fonti, da oggi, è dotato di una nuova Pet e di due Gamma Capere, con l'obiettivo di potenziare l'assistenza nel campo oncologico nonché nel supporto essenziale in materia cardiologica, neurologica ed endocrinologica.

Alla cerimonia di consegna, questa mattina, era presente anche l'assessore regionale alla Salute, Rocco Palese: "La nuova Pet del Miulli è una grande macchina diagnostica nel contesto della medicina di precisione e personalizzata. Questa Pet  – ha aggiunto – potrà offrire un importante contributo per le patologie oncologiche. Avere a disposizione questi strumenti significa già essere proiettati verso la medicina predittiva. L’ospedale Miulli e contestualmente il servizio sanitario regionale si orientano ad offrire cure sempre più appropriate e avanzate a difesa della salute dei cittadini".

“Il Miulli  - ha affermato Vito Montanaro, capo del Dipartimento Salute della Regione Puglia - è una delle colonne portanti del Sistema Sanitario Regionale, sia dal punto di vista della attrattività ospedaliera, sia dal punto di vista delle prospettive alle quali il Miulli è chiamato a rispondere, in un momento nel quale il Sistema Sanitario Regionale e Nazionale sono in grande evoluzione, a seguito delle esigenze che la pandemia di fatto ha dettato”.

Rispondendo alle domande dei giornalisti, Montanaro ha poi aggiunto: “La Regione Puglia fino ad oggi si è contraddistinta sia dal punto di vista dell’assistenza ai malati di Covid, sia dal punto di vista dell’argine alla diffusione del virus e soprattutto dal punto di vista della campagna di vaccinazione. Sin dai primi giorni e ancora oggi, la Puglia è una delle regioni con il maggior numero di vaccinati con il ciclo completo. Lo stato di emergenza è finito dal punto di vista giuridico, ma non dal punto di vista sanitario: ancora oggi abbiamo circa quattromila contagiati, per fortuna pochissimi di loro hanno bisogno di ricovero in ospedale; e il numero dei ricoverati oggi non crea più disagio poiché la stragrande maggioranza di loro è vaccinata”.

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