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A Bari la lotta all'omotransfobia passa dal 'Pac': attivato sportello comunale contro le discriminazione

Il Piano di azione cittadino di contrasto alle discriminazioni e violenze omotransfobiche è stato approvato dalla Giunta comunale. Previsti anche Il programma momenti informativi, percorsi socio-culturali e di sensibilizzazione

Un programma di azioni per affrontare le tematiche della comunità Lgbtqi a Bari. Un primo passo per orientarsi in una società plurale, perseguendo in particolare l’inclusione sociale delle vittime di discriminazione e sostenendo persone e famiglie in situazione di disagio sociale e psicologico. Approvato in mattinata il 'Pac - Piano di azione cittadino di contrasto alle discriminazioni e violenze omotransfobiche', su proposta dell'assessore al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico.

Le proposte del Pac

Sull’esperienza di quanto realizzato in questi anni, sul piano culturale, dalla rete contro le discriminazioni e le violenze 'Generareculturenonviolente', composta da circa 100 realtà pubbliche e private, sono state deliberate diverse azioni integrate di sensibilizzazione sul tema, a partire dall’attivazione di una casa di comunità destinata prioritariamente alle vittime di discriminazione e/o violenza omotransfobica e/o in difficoltà socio-economica a causa di differente orientamento sessuale e in situazione di povertà estrema, e dalla realizzazione di azioni di supporto alla presa in carico sociale, psicologica, economica e legale in rete con il Centro antiviolenza comunale. Nell’ambito delle azioni previste, sarà operativo uno spazio/sportello di ascolto e orientamento per la prevenzione di discriminazioni, per orientamento sessuale e identità di genere, per il sostegno ai transgenders, che funzionerà in rete con gli Ordini degli assistenti sociali e degli psicologi, il Centro antiviolenza e le reti territoriali o le realtà che aderiranno e la messa in rete di spazi di ascolto territoriale.

Il programma prevede inoltre l’organizzazione di momenti informativi, percorsi socio-culturali e di sensibilizzazione sui temi LGBTQI, sul contrasto alle discriminazioni e alla violenza omotransfobica rivolti sia ai cittadini sia agli operatori sociali e alla pari, ai volontari e agli operatori scolastici, l’avvio di un sistema di raccolta e analisi dei bisogni socio-economici delle persone LGBTQI in rete con le associazioni del territorio e la collaborazione con i sindacati, le agenzie territoriali e il job center comunale Porta Futuro per l’avvio di percorsi di orientamento del mondo del lavoro dedicati proprio alle persone LGBTQI. Un percorso realizzato grazie alle commissioni consiliari comunali, al consigliere delegato per il Tavolo tecnico Lgbtqi del Comune di Bari Nicola Biancofiore, alle realtà che compongono il Tavolo tecnico Lgbtqi, all’Ordine degli Psicologi, all’Ordine degli assistenti sociali, alle associazioni Mixed lgbqti, Link Bari, Agedo Nazionale, alla fondazione FIRSS la rete di Generare culture non violente e al Centro antiviolenza Bari".

"Con l’approvazione di questa importante delibera - commenta Francesca Bottalico - l’amministrazione comunale vara il primo piano cittadino per il contrasto alle discriminazioni finalizzato alla tutela e all’accompagnamento delle vittime di omolesbobitransfobia e al sostegno di cittadini e famiglie che vivono in situazioni di disagio sociale e psicologico a causa di tali discriminazioni. Il piano ci consentirà di promuovere, in rete con tutte le realtà associative, pubbliche e private del nostro territorio, azioni capaci di rispondere ai bisogni delle persone LGBTQI, contribuendo a migliorarne la qualità della vita e a creare finalmente un clima sociale di rispetto e di confronto libero da pregiudizi e stereotipi. Attraverso il lavoro di rete vogliamo anche sostenere famiglie e genitori di persone LGBTQI che richiedano un supporto ed elaborare un manifesto cittadino contro le discriminazioni a partire dalla realizzazione di un laboratorio partecipato nell’ambito della manifestazione Generare culture non violente". “La votazione di oggi ha per noi un significato importante - spiegano dal Tavolo tecnico Lgbtqi del Comune - sappiamo che troveremo nel Consiglio comunale e in tutta l’amministrazione di questa città la volontà politica e la sensibilità necessarie a difendere i diritti di tutte e tutti. In un momento delicato come l’emergenza sanitaria e sociale che stiamo affrontando, questa sensibilità si trasforma in capacità di leggere i bisogni e contrastare l’emarginazione di chi oggi, nella nostra città, è più debole".

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