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Attualità Poggiofranco / Viale Saverio Dioguardi

Prime udienze nel nuovo Palagiustizia: partono i processi in via Dioguardi. Stanziati fondi per lavori al Tribunale civile

Processi al via nella sede provvisoria del tribunale penale a Poggiofranco ma già emergono le prime criticità relative agli spazi ritenuti insufficienti

Partono le udienze, ma perplessità e criticità restano. Primo giorno di udienze, questa mattina, nell'ex torre Telecom di via Dioguardi, nuova sede provvisoria del tribunale penale barese, dopo lo sgombero del Palagiustizia di via Nazariantz.

Questa mattina in tre delle 14 nuove aule si sono celebrate le prime udienze del Tribunale monocratico: circa una decina, a fronte degli oltre 200 processi previsti quotidianamente quando, già dalla prossima settimana, le attività dovrebbe entrare a regime.

E non sono mancate, in questa prima giornata, alcune criticità legate in particolare agli spazi ritenuti insufficienti che creerebbero difficoltà a celebrare le udienze.  "L'Anm sta raccogliendo tutti i dati sulle criticità, che formeranno poi un documento sul quadro completo della situazione", ha detto all'Ansa Michele Parisi, segretario della Giunta distrettuale dell'Anm di Bari.

Intanto, in attesa di veder procedere l'iter per il polo unico della giustizia nelle ex casermette, resta il problema delle sedi 'spezzatino', divise tra Modugno, Bitonto e Bari.

Fondi per la manutenzione del Tribunale civile

Quanto invece al Palagiustizia di piazza Enrico De Nicola, sede del tribunale civili e della Corte d'Appello e ugualmente bisognoso di interventi, il Provveditorato alle opere pubbliche regionale avrebbe messo a disposizione circa 8 milioni di euro per la riqualificazione dell'impianto antincendio e dell'impianto elettrico. Lo ha annunciato il sindaco Antonio Decaro. "Nei prossimi giorni - ha aggiunto - chiederò al ministro Bonafede di incontrarlo per capire a che punto è la progettualità" sul Polo unico della Giustizia nell'area delle ex Casermette. "Adesso - ha spiegato il sindaco - il ministero deve rispondere a Invitalia che ha fatto uno studio di prefattibilità con il quadro delle esigenze, confermarle e dare mandato di proseguire l'attività progettuale in modo che con i fondi messi a disposizione dal protocollo d'intesa (circa 94 milioni di euro, ndr) si possa già appaltare il primo lotto, che è quello del tribunale penale".

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