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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Tra i boschi dell'Alta Murgia un sentiero attrezzato per ipovedenti: "Parco sempre più accessibile"

Il percorso nell'area della dolina Tre Paduli sarà inaugurato domani. Il presidente dell'ente Parco, Francesco Tarantini: "Progetto nato da un importante lavoro di squadra, il nostro patrimonio naturalistico sempre più inclusivo"

Un sentiero di circa tre chilometri, attrezzato con pannelli tattili in Braille e quasi privo di pendenze, per permettere anche a persone ipovedenti o con disabilità di scoprire da vicino il territorio del Parco dell'Alta Murgia, attraversando una delle sue aree di grande valore geologico e naturalistico, ovvero quella della Dolina Tre Paduli, nell’agro di Altamura. Il sentiero, realizzato nell’ambito del progetto 'P.a.t.h. Interreg', sarà inaugurato domani, 24 maggio, in occasione della Giornata europea dei Parchi. 

Un lavoro frutto di una sinergia tra ente Parco e associazioni del territorio, che aggiunge un altro tassello per rendere l'area protetta sempre più fruibile e 'aperta' a tutti, come spiega a Baritoday il presidente del Parco nazionale dell'Alta Murgia, Francesco Tarantini. "Si tratta di un'iniziativa per noi importante, perché contribuirà a rendere il parco ancora più inclusivo. Sempre nell'ambito del progetto Path, per quanto riguarda le persone con disabilità, abbiamo anche acquistato una jolette elettrica, che sarà poi utilizzata dalle nostre guide". Il progetto ha coinvolto anche l'associazione Inachis, che si è occupata del rifacimento di segnavia e segnapassi anche per altri geositi del parco. Il tracciato parte dalla Masseria Madonna dell’Assunta, per giungere nei pressi della dolina Tre Paduli, così chiamata perché in passato, all’interno della stessa, erano presenti tre piccoli stagni. All'inaugurazione di domani parteciperanno rappresentanti dell'associazione Diversabili Altamura e dell'Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti di Altamura-Gravina-Poggiorsini, e l'assessora regionale al Welfare, Rosa Barone. "E' un progetto che nasce da un bel lavoro di squadra - sottolinea Tarantini - Vogliamo che il nostro parco sia frequentato anche da persone con disabilità, e ci impegniamo affinché tutti possano godersi il nostro patrimonio naturalistico".

"Nell'ambito della nostra candidatura a Geoparco Unesco- prosegue Tarantini - abbiamo lavorato e stiamo lavorando per rendere più fruibile possibile il nostro parco", con un'attenzione particolare anche ai "nuovi turismi"  che puntano alla sostenibilità ambientale, come cicloturismo e geoturismo. Ma in cantiere c'è anche un accordo con Apulia Film Commission, "per raccontare anche il parco attraverso i luoghi in cui si sono girati i film più importanti, perché il nostro paesaggio carsico e geologico attira sempre più registi e sceneggiatori". In attesa di conoscere gli esiti della candidatura (dopo la visita dei commissari Unesco ad ottobre scorso), il lavoro di promozione e valorizzazione portato avanti dall'ente Parco, dunque, non si ferma. 

"La sfida - ribadisce il presidente del Parco Nazionale dell'Alta Murgia - è lavorare tutti insieme, in maniera sinergica, andando oltre i confini amministrativi affinché questo patrimonio, che non è solo geologico e naturalistico, ma anche archeologico, paleontologico, enogastronomico, non rimanga una potenzialità inespressa. In questo senso la stessa candidatura a Geoparco Unesco è servita tantissimo al territorio, ha creato entusiasmo e ha fatto nascere sinergie importanti, siamo riusciti a rilanciare il nostro parco a livello nazionale ma anche internazionale. Il bando Geoeventi è stato un primo banco di prova importante, tutti i Comuni hanno organizzato eventi sulla valorizzazione del patrimonio geologico del parco molto belli e interessanti".

E proprio la prospettiva di un possibile ingresso nella lista dei Geoparchi Unesco (ad oggi sono in tutto 177 in tutto il mondo) rappresenta un'ulteriore spinta a lavorare, in particolare, sul fronte dell'accoglienza turistica, in un'ottica sempre più qualificata e sostenibile. Di qui il percorso legato alla Carta Europea del Turismo sostenibile (Cets) che viene assegnata viene assegnata da Europarc Federation e mira a strutturare le attività delle aree protette in ambito turistico e per favorire, anche attraverso il coinvolgimento degli operatori turistici locali, l'elaborazione di un'offerta compatibile con le esigenze di tutela della biodiversità nelle aree protette. "Attualmente - spiega Tarantini - siamo nella seconda fase, che riguarda la formazione e la certificazione di quegli operatori turistici presenti sul territorio che hanno aderito, e che vengono formati all'adozione di comportamenti sostenibili nelle loro aziende. Questo significa migliorare i servizi ricettivi, è una fase importante perché fa sì che i turisti trovino operatori preparati, un'accoglienza adatta. La terza fase prevede poi la costruzione di un pacchetto turistico che valorizzi al meglio il parco dell'Alta Murgia e tutte le risorse naturalistiche, geologiche e culturali presenti sul territorio".
 

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