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Parco della giustizia nelle ex casermette, al via i sopralluoghi per le prime attività di bonifica: "Sarà area verde più grande di Bari"

Tecnici dell'Agenzia del Demanio al lavoro in vista della definizione di eventuali abbattimenti per fare spazio al grande parco di 11 ettari previsto nel progetto: il completamento del primo lotto dovrebbe avvenire entro metà 2025

Sono partiti in questi giorni i sopralluoghi dei tecnici dell'agenzia del Demanio nell'area delle 'ex casermette', che ospiterà il nuovo Parco della Giustizia di Bari. Dopo la pubblicazione del concorso di progettazione, dunque, un nuovo passo verso la realizzazione dell'opera, il cui primo lotto dovrebbe essere completato entro la prima metà del 2025 con la realizzazione del parco e dell’edificio del Tribunale Penale e Procura della Repubblica. In particolare i tecnici stanno operando in vista della definizione delle procedure utili all’inizio delle attività di bonifica dell’area e abbattimento degli edifici presenti per far spazio alla realizzazione del "grande parco urbano cittadino" che caratterizzerà l’intero progetto. "Il Parco della Giustizia - sottolinea il Demanio - con i suoi 11 ettari circa sarà per estensione il più grande parco urbano di Bari".

"Risposta a due criticità"

L'iniziativa finalizzata alla realizzazione del Parco della Giustizia di Bari - ricorda l'agenzia del Demanio in una nota - si propone di trasformare due diverse realtà, attualmente di grande criticità e impatto negativo per il territorio, in una grande opportunità per la città e per il ruolo della Giustizia nel Paese. La prima criticità riguarda l’attuale stato logistico degli Uffici Giudiziari di Bari, infatti anche a seguito della chiusura per inagibilità dell’edificio di via Nazariantz del 2018, tali uffici sono stati frazionati in locali spesso improvvisati. A ciò si aggiunge la vulnerabilità dell’ampio compendio demaniale costituito dalle due caserme dismesse “Milano” e “Capozzi” che si configura oggi come un “vuoto urbano”, essendo venute meno le originarie funzioni militari. Proprio nei due siti baresi, i tecnici dell’Agenzia del Demanio stanno effettuando una serie di sopralluoghi in questi giorni, in vista della definizione delle procedure utili all’inizio delle attività di bonifica dell’area e abbattimento degli edifici presenti per far spazio alla realizzazione del grande parco urbano cittadino che caratterizzerà l’intero progetto.

Previsti 11 ettari di verde: "il parco urbano più grande di Bari"

In tale ambito il Concorso di Progettazione del “Parco della Giustizia di Bari” pone come indirizzo prioritario la restituzione alla città di un’area, attualmente chiusa ermeticamente in sé stessa, attraverso la sua trasformazione in un luogo aperto ai cittadini in grado di ospitare, all’interno di un vasto parco ad uso pubblico per la socialità e per l’aggregazione collettiva, uffici atti a restituire al Ministero della Giustizia una logistica di adeguato decoro e di massima efficienza nel completo rispetto dell’ambiente e del cittadino  Il concorso nel prevedere la realizzazione di edifici ad alta tecnologia improntati al massimo efficientamento energetico destinati alla Giustizia di Bari, impone la realizzazione di un grande parco lineare, connesso con la città e gli altri assi di verde, costituito da percorsi pedonali, aree attrezzate e aree boschive, aree verdi relax, dotate di attrezzature a carattere urbano fruibili dall’intera cittadinanza nel massimo rispetto delle alberature di pregio già esistenti che saranno affiancate da nuove essenze arboree autoctone secondo logiche strategiche volte alla ricomposizione dei viali alberati pedonali, alla costituzione di zone d’ombra e alla valorizzazione delle corti verdi interne agli edifici e selezionate in funzione degli obiettivi fondamentali di riduzione delle temperature e dei livelli di CO2. In tale ottica, come già previsto nello studio di inserimento urbanistico presente nella documentazione di concorso, i progettisti dovranno porre particolare attenzione al progetto del verde, e delle sue correlazioni con il verde esistente. Il “Parco della Giustizia” con i suoi 11 ettari circa sarà per estensione il più grande parco urbano di Bari. Non sarà trascurato il tema importantissimo, Europeo e attuale nel nostro Paese, della resilienza dei sistemi insediativi soggetti ai rischi generati dai cambiamenti climatici, con particolare riferimento alle ondate di calore e ai fenomeni di precipitazioni estreme e di siccità attraverso la realizzazione di interventi multi obiettivo (green, blue e grey) quali: utilizzo di materiali riflettenti o a basso assorbimento di calore, interventi di edilizia climatica, tetti e pareti verdi, boschi verticali, barriere alberate ombreggianti, sistemi di coibentazione e ventilazione naturale, creazione di sistemi virtuosi di raccolta delle acque meteoriche, depurazione e accumulo finalizzato al riciclo per usi non umani con ripristino della permeabilità del suolo.

"Progettazione partecipata"

L’intero processo di progettazione e di realizzazione del Parco sarà affiancato da processi partecipativi che coinvolgeranno in misura prioritaria i residenti dell’area più direttamente interessata dai lavori, ma anche l’intera cittadinanza con una attenzione particolare agli studenti delle scuole che potranno partecipare a dei workshop mirati sulle aree di interesse del progetto. Nel quadro di questi processi saranno attivati strumenti di comunicazione online (newsletter, canali social, sito web), oltre a una serie di attività realizzate entro gli spazi del cantiere, in vista della possibilità per i cittadini di acquisire una conoscenza diretta dei luoghi e di poter, così, avanzare suggerimenti e proposte in termini di riqualificazione e di funzionalizzazione degli spazi del Parco della Giustizia di Bari.

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