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Gli spazi esterni delle scuole Zingarelli e Anna Frank si aprono ai cittadini: attività programmate negli orari extrascolastici

L'accordo è stato siglato nel plesso a Picone tra Comune, istituto, Comitato genitori e le aps “Genitori Marconi” e “Parco Domingo - Comunità empatica e sostenibile”. Primi interventi di riorganizzazione hanno riguardato la Zingarelli

Gli spazi esterni della scuola Zingarelli a Bari si aprono alla cittadinanza anche negli orari extrascolastici, compresi i prefestivi e festivi, per ospitare le attività dedicate a bambini, famiglie, anziani e adulti. È l'esito del patto di Comunità, “Anna Frank - Zingarelli: la Comunità del Dono” siglato questa mattina nel cortile della scuola dall'assessore alle Politiche educative e giovanili Paola Romano, in rappresentanza del Comune, con la dirigente scolastica dell’istituto comprensivo Manuela Baffari, il rappresentante del comitato genitori Teresa Marinuzzi, la presidente dell'APS “Genitori Marconi” Giuseppina Castelliti e il rappresentante dell'APS “Parco Domingo - Comunità empatica e sostenibile” Luca Ottomanelli.

Come saranno organizzati gli spazi

La fruizione degli spazi sarà organizzata secondo un calendario che verrà periodicamente concordato con l'amministrazione scolastica. Il progetto include anche iniziative di valorizzazione degli spazi con un'attenzione particolare a quelli dei cortili di entrambi i plessi dell’istituto, dove potranno essere organizzate diverse attività tra cui  l’allestimento e la cura di angoli fioriti, spazi di lettura all’aperto, servizio di book sharing, orto didattico, attività culturali e di animazione. La collaborazione tra la scuola, che da decenni è un punto di riferimento per i quartieri Picone e Poggiofranco, e il territorio esprime la volontà della dirigente scolastica, dei docenti e delle famiglie di rafforzare il proprio ruolo di comunità educante per le bambine e i bambini, i ragazzi e le ragazze della città con un’attenzione particolare alle persone più fragili. I genitori dell’istituto comprensivo hanno iniziato in questi giorni a riattivare alcuni spazi verdi intorno al plesso Zingarelli e nelle prossime settimane avvieranno un programma di valorizzazione degli spazi esterni anche del plesso della scuola dell’infanzia ed elementare “Anna Frank” all’interno del quale, oltre ad alberi di pino e agrifogli, vi sono preziosi alberi da frutto.I docenti di entrambi i plessi desiderano accompagnare i ragazzi anche all’esterno per svolgere lezione in spazi verdi, per cui i genitori offriranno il loro aiuto per la creazione di un nuovo orto didattico già a partire dalle prossime settimane.

“Siamo orgogliosi della nostra comunità scolastica in tutte le sue componenti - afferma Manuela Baffari - perché soprattutto in questo anno che sta per concludersi ha dato prova di resilienza e di grande responsabilità. Vogliamo continuare ad essere guida per i più piccoli e per i giovani e costruire il futuro con loro”. “In tempo di pandemia - aggiunge Paola Romano -, la scuola Zingarelli lavora per riaffermare i valori più importanti progettando percorsi educativi non solo innovativi ma soprattutto empatici e sostenibili; oggi abbiamo sottoscritto con questa scuola, il suo comitato dei Genitori, le associazioni “Genitori Marconi” e  “OrtoDomingo” un patto di comunità che è rappresenta simbolicamente un grande abbraccio tra diverse componenti di un’unica comunità che lavorano insieme per crescere e superare le difficoltà. In questo patto coesistono un insieme di realtà, ognuna con le proprie peculiarità, che daranno il proprio contributo alla cura della scuola e dei suoi studenti utilizzando in modo condiviso gli spazi all’aperto per fare educazione ambientale, cittadinanza attiva e attività culturali. È un progetto che viene da lontano, ad esempio dall’esperienza dei giardini condivisi e degli orti urbani e scolastici ma che adesso assume un significato nuovo. È un momento molto difficile per le scuole ed è soprattutto un momento difficile per i bambini e per i ragazzi. Ci troviamo di fronte ad una pandemia e a problemi non immaginabili sino ad un anno fa. Siamo impauriti e il nostro immaginario è cambiato, non possiamo più abbracciarci fisicamente; questo patto è ancor più importante importante perché testimonia come solo la condivisione e l’aiuto reciproco possono permetterci di superare questa così grande prova collettiva”.

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