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Polemiche dopo il sì alla proroga del Piano Casa pugliese, Legambiente all'assessora Maraschio: "Ponga fine a questo scempio"

Il presidente regionale dell'associazione: "Ad oggi riscontriamo dinamismo ed energia finalizzati a distruggere il patrimonio storico/culturale ed ambientale regionale: cancellare le direttrici vocazionali delle nostre comunità per costruire un’unica desolata, anonima ed enorme periferia"

“Vigileremo che le solite promesse circa il potenziale di produzione economica e di libertà di costruire con modalità di sostenibilità ecologica diventi, realmente, il tanto sbandierato e mai attuato dato programmatico nell'azione di governo. - Ad oggi riscontriamo dinamismo ed energia finalizzati a distruggere il patrimonio storico/culturale ed ambientale regionale: cancellare le direttrici vocazionali delle nostre comunità per costruire un’unica desolata, anonima ed enorme periferia”: è quanto afferma Ruggero Ronzulli, presidente di Legambiente Puglia, dopo l'approvazione della proroga riguardante il Piano Casa regionale, licenziato ieri in Consiglio nonostante il parere contrario del governo. 

Già negli anni passati, dopo ogni ennesima proroga, Legambiente aveva sollevato forti dubbi e perplessità "circa l'effettiva efficacia del piano casa in merito al recupero ed al miglioramento della qualità del patrimonio edilizio residenziale". Per Legambiente sono stati approvati "emendamenti sempre più puntati alla saturazione edilizia ed alla “semplificazione” degli interventi che, senza una programmazione a monte che ne disciplini la portata, assumono i contorni di un preoccupante 'snellimento delegislativo' che tralascia gli spazi per i servizi e la correlazione delle nuove densità con le infrastrutture (viabilità, parcheggi, verde, ecc) necessarie al vivere collettivo di qualità.Merita un'attenta riflessione il metodo di agire adottato dal Consiglio regionale nell’approvare la proroga non tenendo conto del parere contrario del presidente Emiliano e dell’assessora Maraschio, procedendo dritto spedito. Ma ricordiamo anche come già il Governo, nella scorsa proroga, era intervenuto a gamba tesa sul modo di legiferare della nostra regione sul tema".

"“Ancora una volta la nostra associazione torna a denunciare come non è possibile che si torni puntualmente su questo tema non tenendo conto dei territori, delle comunità, delle associazioni. – continua il presidente Ronzulli - A chi dovrà rivolgersi un'associazione o un gruppo di cittadinanza attiva per rappresentare e dare voce alle proprie istanze e/o al proprio contributo? Pertanto chiediamo all’Assessora Maraschio, di avviare urgentemente un tavolo di lavoro condiviso per mettere fine a questo ennesimo scempio di proroga del Piano Casa e realizzare subito un programma regionale serio”.

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