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Il futuro delle piste ciclabili a Bari, da via De Rossi a via Gentile: la mappa dei nuovi (possibili) itinerari in città

Entro l'anno dovrebbero essere attivati due itinerari nel centro cittadino. L'idea di un percorso da Japigia e per tutto l'estramurale Capruzzi. Le associazioni: "Realizzare anche il collegamento tra San Girolamo e Palese"

Bari punta sempre più sulle piste ciclabili per rendere migliorare la mobilità in città, con l'obiettivo di inquinare sempre di meno e incentivare un trasporto diverso (quando possibile) dall'auto. La strategia, già intrapresa dall'amministrazione cittadina nel corso di questi anni, aveva visto un'accelerazione 2 anni fa con l'introduzione delle corsie 'light' su corso Vittorio Emanuele e su parte del lungomare cittadino, per una decisione che aveva causato non poche polemiche ma che, col passare del tempo, è stata metabolizzata dai baresi.

Nei prossimi mesi, invece, vi saranno novità importanti che vedranno un ampliamento dei percorsi per le bici in città, a cominciare da due importanti strade del capoluogo pugliese: "Interverremo - spiega a BariToday l'assessore cittadino ai Lavori Pubblici, Giuseppe Galasso - su via De Rossi e via Quintino Sella, con percorsi in direzione opposte. In particolare, tra l'altro, agiremo anche sul sottovia che collega il centro all'estramurale Capruzzi, con una bidirezionale. Adegueremo un marciapiede all'interno del sottopasso, quello solitamente non utilizzato dai pedoni e studieremo anche una soluzione specifica per il tratto antistante l'AncheCinema dove spesso vi sono degli eventi e quindi un particolare afflusso di gente". I due progetti saranno, probabilmente, ultimati entro l'anno.

L'idea dell'itinerario da via Gentile a via Sangiorgi

Oltre alle due strade del centro, però, c'è un'altra idea maturata negli ultimi tempi: "Con la possibilità di effettuare le manutenzioni stradali e il rifacimento degli asfalti - aggiunge Galasso - abbiamo studiato un itinerario che parte da via Gentile, ovvero dalla Tangenziale, e attraverserà, viale Japigia, via Oberdan, via Capruzzi, via Cifarelli e via Sangiorgi" arrivando praticamente dalle parti del ponte Adriatico. In questo modo, tra l'altro, l'approdo sull'estramurale consentirebbe di connettere la ciclabile a quella proveniente dal sottopasso di via Quintino Sella, creando un sistema di reti più articolato. Il tutto, senza una particolare riduzione complessiva dei posti auto, in particolare nella zona di viale Japigia, "dove con lo spostamento del mercato di via Pitagora nella sua struttura dedicata, ha consentito di liberare molto spazio per le vetture".

Nelle intenzioni di Palazzo di Città, attraverso anche un consulto con le associazioni dei ciclisti riunite in un'anteprima di quella che sarà la Consulta della Mobilità Ciclistica cittadina, si è concordato di realizzare un altro itinerario proveniente dal sottovia Marconi che, snodandosi su via Masaniello e via Peucetia giungerebbe in via Magna Grecia, collegandosi quindi con le ciclabili di via Caldarola. Infine, ad agevolare le due ruote, anche il progetto di zone 20 e 30 km orari nei quartieri del Municipio 4, ovvero Ceglie, Carbonara e Loseto, tranne che per le strade a maggiore scorrimento "dove il limite sarà a 50 km orari" rimarca Galasso.

Le associazioni mostrano di gradire questo approccio, seppur invitando il Comune a fare sempre di più: "Le cose si stanno muovendo - spiega Beppe Morelli, componente di Cub, Ciclisti Urbani Baresi - ma c'è molta strada ancora da fare per una città totalmente ciclabile. Ci sono ancora comportamenti poco virtuosi degli automobilisti, come l'abitudine a lasciare la macchina in doppia fila, che penalizzano i ciclisti. La futura Consulta consentirà di migliorare ulteriormente il lavoro svolto in questi mesi".

Tra le varie proposte già avanzate, quella di creare, finalmente, il ponte di Lama Balice tra Sa Girolamo e Palese, di cui si parla da molti anni per connettere due importanti aree del lungomare cittadino: "E' una ricucitura fondamentale - aggiunge Morelli - ed è importante per arrivare nella zona nord della città, tenendo conto della presenza sempre maggiore di turisti che percorrono in bici queste zone, non senza pericoli", per un capoluogo come Bari che, rimarca l'attivista di Cub, "sta registrando ottimi numeri per il servizio di noleggio bikesharing" riattivato solo pochi mesi fa.

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