Trattamenti personalizzati per i malati di sclerosi multipla del Policlinico di Bari: il progetto del Registro Italiano
L’obiettivo principale è quello di creare una struttura organizzata multicentrica per raccogliere i dati di tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla seguiti nei diversi centri Italiani con finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di ricerca
Trattamenti personalizzati per le persone colpite da sclerosi multipla attraverso l'utilizzo del Registro Italiano dedicato ai malati di questa patologia. Un progetto da 2 milioni di euro per un accordo di programma tra la Fondazione Italiana per la Sclerosi Multipla e l'Università degli Studi di Bari. L’obiettivo principale è quello di creare una struttura organizzata multicentrica per raccogliere i dati di tutti i pazienti affetti da sclerosi multipla seguiti nei diversi centri Italiani con finalità epidemiologiche, di sanità pubblica e di ricerca. La sclerosi multipla registra circa 2.000 nuovi casi ogni anno, nella maggioranza diagnosticati tra i 20 e i 40 anni con un approccio terapeutico e assistenziale multidisciplinare volto a rallentare il decorso della malattia.
I dati raccolti con il registro hanno permesso ad oggi di condurre ricerche pubblicate su riviste internazionali ad alto impatto, molte delle quali sono state coordinate dal Centro Sclerosi Multipla di Bari dove sono seguiti oltre 4.000 pazienti. A firmarle la professoressa Maria Trojano e i professori Pietro Iaffaldano e Damiano Paolicelli. In particolare gli studi hanno fornito indicazioni sull’efficacia e la sicurezza a lungo termine delle terapie utilizzate per questa patologia ed hanno permesso di caratterizzare fattori prognostici utilizzati per interventi personalizzati anche in sottogruppi quali pazienti in gravidanza, pazienti in età pediatrica, pazienti in età avanzata, non presenti nei trial registrativi.
“Il Progetto del Registro Italiano Sclerosi Multipla continua a crescere in quantità e qualità e sta diventando un punto di riferimento non solo per la comunità scientifica ma anche per le autorità regolatorie, le industrie e le istituzioni. Quello italiano insieme ad altri 4 Registri europei, danese, francese e svedese e il Registro internazionale MSBase, costituiscono il ‘Big MS Data Network’ approvato dall’EMA, l’Agenzia Europea del Farmaco, come strumento d’uso per gli studi di sicurezza sui farmaci introdotti in commercio”, spiega la professoressa Trojano. Questo significa che i dati per tutti i nuovi farmaci inseriti in commercio saranno raccolti nei cinque Registri, poi trasferiti all’azienda produttrice e alla stessa Agenzia europea, “aprendo concretamente la strada di una nuova medicina di precisione che arrivi a dare a ciascuna persona il trattamento più giusto nel tempo giusto”, conclude la professoressa.