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Sabato, 20 Aprile 2024
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Il porta a porta pronto ad espandersi a Bari: a inizio 2023 toccherà al Municipio IV. C'è anche l'ipotesi Quartierino

Dopo l'avvio al San Paolo, un mese fa, anche Carbonara, Ceglie, Loseto e Santa Rita si aggiungeranno al resto dei quartieri cittadini dove il servizio è attivo: "Obiettivo ridurre sempre di più la migrazione dei rifiuti"

I primi mesi del 2023 per espandere ulteriormente il servizio di raccolta rifiuti porta a porta a Bari: dopo l'avvio (per ora senza particolari problemi) del servizio, alcune settimane fa, nel quartiere San Paolo, toccherà al Municipio IV. Carbonara, Ceglie, Loseto e Santa Rita saranno, dunque, i prossimi quartieri a vedere sparire decine di bidoni dalle strade, sostituendoli con pattumelle e carrellati.

I tempi non sono stati ancora definiti nel dettaglio ma il Comune si sta preparando alla nuova estensione che abbraccerà ancor di più i confini esterni del capoluogo pugliese, con 35mila nuovi abitanti serviti con la nuova modalità, andandosi ad aggiungere ai 75mila che attualmente conferiscono con questo sistema.

L'espansione, però, potrebbe non toccare solo il Municipio IV: "Stiamo pensando - spiega a BariToday l'assessore cittadino all'Ambiente, Pietro Petruzzelli - di includere anche il Quartierino, nella zona Picone. Il nostro obiettivo è quello di rendere sempre più difficile il fenomeno della migrazione dei rifiuti che coinvolge proprio queste aree che andremo a riconvertire col porta a porta". 

Il problema, infatti,riguarda soprattutto le grandi direttrici di ingresso nella città di Bari. Non essendo più disponibili (almeno 'in teoria') i quartieri a nord e il San Paolo, diventa sempre più complicato, per gli sporcaccioni che provengono dai centri limitrofi dove è pienamente attivo il porta a porta, lasciare buste e contenitori entrando a Bari e trovando i cassonetti belli e pronti per essere incivilmente utilizzati.

Un fatto curioso, raccontato proprio dall'assessore Petruzzelli, testimonia come il fenomeno della migrazione dei rifiuti sia un rischio sempre vivo: "Nei primi giorni di avvio del porta a porta al San Paolo c'è stato chi, dalla zona Cecilia di Modugno, praticamente contigua allo stesso quartiere di Bari, ha chiamato il Comune di Modugno chiedendo perchè avessero tolto i cassonetti dalla strada. Da loro, ovviamente, il porta a porta è attivo già da tempo ma i bidoni baresi erano comunque a pochi passi". L'avvio del servizio nel Municipio IV permetterà, a tal proposito, di controllare anche via Fanelli e la strada per Bitritto che sono spesso zone di conferimento illegale da parte degli utenti che arrivano a Bari dai centri vicini.

Nei prossimi mesi sarà implementato nel dettaglio il piano per togliere i cassonetti dalle strade di Carbonara, Loseto, Santa Rita e Ceglie, tenendo conto delle varie specificità delle zone: "In queste aree - aggiunge Petruzzelli - troviamo punti più densamente popolati come i centri storici e altre strade con palazzi e condomini che consentono ad esempio di inserire i carrellati all'interno" come al San Paolo.

E proprio nell'ultimo quartiere dove è stato implementato il servizio, secondo quanto spiega l'assessore, sembra non vi siano particolari problemi: "Abbiamo notato una crescita esponenziale della raccolta dell'organico che i cittadini, spesso, conferiscono nell'indifferenziato e che con il porta a porta viene raccolto in maniera separata. Di contro c'è proprio una riduzione drastica dell'indifferenziato. La strada è quella giusta e i cittadini sono preparati. Gli abbandoni restano a livelli fisiologici, ovvero alcune decine di casi, tenendo conto che vi risiedono 10mila famiglie".

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