"Indicazioni carenti e attese per controlli e imbarchi nel porto di Bari". La replica: "Organizzati per gestire grossi volumi di traffico"
La segnalazione di un cittadino, assiduo utente, per i suoi spostamenti, dello scalo barese: "Spesso imbottigliato tra le auto a causa di una gestione carente dei flussi veicolari, necessarie nuova segnaletica e cartellonistica". La replica del direttore di esercizio, Piero Bianco: dagli interventi infrastrutturali realizzati all'organizzazione di accessi e flussi
Disagi e attese nelle operazioni di imbarco nel porto di Bari, spesso legate alla "mancanza di una corretta canalizzazione dei veicoli" o alla segnaletica non chiara. E' quanto segnala a Baritoday un cittadino, che racconta: "Mi reco nel porto di Bari per andare in Albania da mio figlio e quest’anno in particolare, almeno una volta al mese (di media). Ogni volta che arrivo nell’area portuale per compiere le operazioni necessarie all’imbarco si concretizza “una nuova avventura”".
Le difficoltà incontrate sarebbero legate, in particolare, alla viabilità e alla carenza di indicazioni per raggiungere le aree di imbarco. "Spesso mi sono ritrovato - racconta l'uomo - imbottigliato tra le auto senza avere alcuna possibilità di districarmi tra esse per accedere ai controlli. Difatti, la mancanza di una corretta canalizzazione dei veicoli porta, inevitabilmente, ad un susseguirsi di parcheggi “fantasiosi” che ne pregiudicano anche la sicurezza". Una viabilità "caotica", dunque, a cui si aggiungerebbero anche code e attese per i controlli. "In queste attese incolonnate, nessun preposto passa tra le autovetture a dare assistenza (non dico una bottiglietta d’acqua) ma informazioni… ed ancor più grave, chi ha dei bisogni fisiologici urgenti da fare, non è presente alcun bagno chimico. In sintesi, per giungere al controllo doganale, ci vogliono mediamente oltre 2 ore dopo aver effettuato il check-in. Impariamo dall’Albania che, partendo dal porto di Durazzo e passare i controlli doganali, al massimo si impiegano 30 minuti (e con la disponibilità di bagni chimici)", scrive ancora il cittadino.
Di qui, la richiesta di "ripensare" l'organizzazione della viabilità nel porto di Bari, insieme a una serie di richieste che potrebbero contribuire, secondo il cittadino, a migliorare la situazione: tra queste, una nuova segnaletica orizzontale e verticale, una "cartellonistica mobile (verticale su cavalletti) da adattare ai diversi periodi nella gestione corretta dei veicoli", un flusso "ordinato dei veicoli in avvicinamento alle porte di controllo doganale", insieme all'installazione di bagni chimici a disposizione degli utenti in attesa.
La replica del porto di Bari: "Ecco l'organizzazione messa in campo, nessuna criticità rilevata di recente"
In una nota, il direttore di esercizio del porto di Bari, Piero Bianco, risponde punto per punto alla segnalazione del cittadino, rilevando come alcune affermazioni risultino, a suo parere, "non rispondenti alla realtà".
"Partirei dai dati del weekend appena trascorso che - rileva Bianco - ha registrato il transito di 38.731 passeggeri e 12.375 veicoli, senza che siano state segnalate criticità particolari, se si esclude il ritardo accusato dalla GNV Azzurra per problemi tecnici no dipendenti ovviamente dal porto. Oggettivamente dovrà riconoscere che volumi di questa dimensione possono essere gestiti solo con una organizzazione efficiente ed efficace". "Il Personale addetto alla assistenza alla viabilità (dipendente di una ditta appaltatrice del servizio) - prosegue - per il 90% è composto da lavoratori che operano in porto da molti anni e che pertanto hanno maturato notevole esperienza. Diversamente da altri scali, è sempre attivo h24 per 365 gg. anno, un servizio di supervisione operativa assicurato da Personale di questa Autorità". Quanto alla situazione della viabilità, Bianco precisa "che la sistemazione dei veicoli sul piazzale di Marisabella viene effettuata rispettando la prenotazione e quindi con un incolonnamento che tiene conto della nave di imbarco. Sul piazzale è presente poi un servizio infopoint presso il quale è attivo un punto di ascolto, attivo sino a cessata esigenza. A volte, ma sicuramente non è il suo caso, gli autisti dei veicoli non si attengono alle indicazioni degli Assistenti alla viabilità e questo li porta a trovarsi instradati in flussi veicolari per altre navi. A memoria non mi risultano si siano mai verificati su Marisabella problemi di accesso di mezzi di soccorso anche perché il piazzale dispone di più varchi, di cui 2 per emergenze".
"Lei lamenta altresì - prosegue nella sua replica il direttore di esercizio del Porto di Bari - di essere rimasto incolonnato, dopo il 1° controllo, per diverso tempo sulla corsia errata (deduco incolonnamento per Varco AC1). Anche in questo caso, pur non mettendo in dubbio quanto da lei affermato, faccio presente che, come le è certamente noto essendo un viaggiatore abituale, al momento del check-in, il Personale delle agenzie consegna al passeggero il tagliando con il nome della nave da esibire sul parabrezza: tale tagliando (di solito poco più piccolo di un A4) serve, appunto, per agevolare l’instradamento dei veicoli e indirizzarli al varco di imbarco. Dalla rotatoria del molo San Vito (incolonnamento solo per veicoli che devono imbarcarsi attraverso il varco AC1) , lungo la viabilità portuale, si arriva alla rotatoria Capitaneria e quindi all’incolonnamento per l’imbarco attraverso il varco AC3. Lei lamenta l’assenza di bagni chimici: segnalo che lungo il percorso (meno di 1 km) sono presenti la stazione marittima San Vito e il Terminal Crociere che dispongono di servizi igienici regolari. Lei altresì lamenta tempi di oltre 2 ore per raggiungere i controlli di frontiera dal momento del check-in: le rinnovo la preghiera di comunicarmi le date in cui è partito per l’Albania e le navi sulle quali si è imbarcato, autorizzandomi, al contempo, ad effettuare, previa autorizzazione della competente Autorità Marittima, una ricerca presso la banca dati del sistema GAIA".
"Infine - sottolinea bianco - vorrei segnalarle che questa AdSP negli ultimi anni ha effettuato importanti interventi infrastrutturali nel porto di Bari, da tutti riconosciuti ed apprezzati. In particolare, per il traffico ferry extracomunitario, mi corre l’obbligo di menzionare la realizzazione di varchi nuovi che hanno consentito di raddoppiare le postazioni di controllo e la costruzione di un dente di attracco inaugurato solo pochi giorni fa, grazie al quale le operazioni di imbarco/sbarco delle unità ormeggiate alla banchina 7 si svolgono con grande fluidità".