Un ricercatore Uniba nella spedizione italiana in Antartide: studierà le cause del riscaldamento globale
Il professor Giuseppe Mastronuzzi dell’Università di Bari è uno dei partecipanti al progetto 'Disgeli': il team studierà i ghiacciai per comprendere i cambiamenti climatici, dall'ultima era glaciale di 20mila anni fa fino all'attuale innalzamento delle temperature
Il professor Giuseppe Mastronuzzi, del Dipartimento di Scienze della Terra e Geoambientali dell’Università degli Studi di Bari, parteciperà alla 38esima spedizione italiana in Antartide. Il ricercatore, insieme a 3 colleghi dell'ateneo di Pisa, del Cnr e dell'Università di Bologna, sarà impegnato fra i ghiacciai nei prossimi mesi di gennaio e febbraio per relizzare il progetto 'Disgeli' (Dronebased acquisition and modelling of morpho-stratigraphic data along the Terra Nova Bay).
Obiettivi dell'iniziativa sono quelli di ricostruire le fasi temporali delle variazioni del livello del mare, della linea di riva e dei ghiacciai dopo l'ultimo massimo glaciale di circa 20mila anni fa. In particolare gli scienziati ricostruiranno i tempi della riduzione delle coperture glaciali in relazione al riscaldamento del pianeta nelle ultime migliaia di anni. Sfruttando innovative tecnologie robotiche, anche grazie all’analisi di immagini satellitari, saranno raccolti dati geofisici e geomorfologici dei fondali marini, della superficie topografica della Baia di Terra Nova (Victoria Land, Antartide) e lungo le sue coste.
Le analisi e i rilievi tecnici saranno gestiti attraverso le strumentazioni e la base logistica garantita dalla Stazione 'Mario Zucchelli', situata fra i ghiacciai dell'Antartide. Le operazioni tecniche saranno compiute con l'ausilio della nave oceanografica rompighiaccio 'Laura Bassi'. Lo studio sui campioni prelevati tramite i carotaggi dei fondali permetterà di riconoscere e definire le relazioni fra le fasi di glaciazione del passato e l'attuale periodo di riscaldamento del Pianeta.