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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Giochi e attività educative per gli alunni delle scuole elementari, a Bari parte il progetto 'No al bullismo'

L'iniziativa del Comune partirà il mese prossimo e coinvolgerà gli istituti cittadini che si occupano della formazione primaria. L'obiettivo è finalizzato alla prevenzione dei fenomeni di prevaricazione, fisica e psicologica, fra i bambini

È stato presentato questa mattina, nella sala giunta di Palazzo di Città, il progetto 'No al bullismo', promosso dalla commissione e dall’assessorato comunale alle Politiche educative e giovanili con l’obiettivo di prevenire le situazioni di prevaricazione nelle scuole primarie. Agli episodi di bullismo, inoltre, sono legati i disturbi alimentari che potrebbero insorgere nei giovanissimi in seguito al disagio provocato da episodi di sopraffazione fisica e psicologica. L'iniziativa è finalizzata anche a migliorare il benessere fisico e la salute psicologica dei bambini, usando strumenti educativi e ludici in grado di aiutare i minori ad elaborare e analizzare le ragioni del disagio.

Parte integrante del progetto è il libro dal titolo 'La gentilezza è alla porta', scritto dalla presidente e fondatrice dell’associazione di volontariato antibullismo 'We are stronger, Olga Venosa. L'iniziativa comunale 'No al Bullismo' prenderà il via il mese prossimo.

"L’amministrazione - ha sottolineato l'assessora alle Politiche Giovanili, Paola Romano - partecipa con entusiasmo all’iniziativa della commissione Culture, per un progetto che coinvolgerà, lungo tutto l’anno, tanti attori. Questa partecipazione è importante perché in tema di bullismo abbiamo davvero bisogno della ‘prossimità: i Municipi, le scuole, l’Università, tutte realtà che creano una filiera dell’educazione che va dall’infanzia fino all’università. E proprio dall’educazione in età infantile si deve partire per evitare fenomeni come il bullismo nel futuro. Abbiamo appreso dalla comunità scientifica che i giovani spesso si scambiano i ruoli di vittima e carnefice, e, frequentando le scuole, ci siamo resi conto della complessità del fenomeno, amplificato dall’azione dei social network. Dobbiamo quindi aiutare le scuole e sostenere le famiglie in azioni di prevenzione del bullismo che, vorrei ricordare, spesso sfociano in episodi che costituiscono veri e propri reati".

"Il senso del mio scritto - ha spiegato Olga Venosa - è mettere il relazione il fenomeno del bullismo con i disordini alimentari, attraverso l’educazione dei più giovani alla nutrizione e alla pratica sportiva, e facendo leva su principi fondamentali quali l’amicizia, il valore della vita e la posizione di ogni studente all’interno di un gruppo organizzato, scolastico o esterno. Il libro, quindi, intende ‘entrare’ a scuola, affinché attraverso l’arma della lettura si possa dare ai giovani un’impronta al loro futuro e migliorare così l’equilibrio psicofisico e la salute mentale di bambini e ragazzi. Infine: il libro è in parte autobiografico, avendo io stessa vissuto in prima persona situazioni difficili".

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