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Lotta alle povertà educative a Giovinazzo: laboratori e attività creative per 140 minori

L'iniziativa è il risultato di un bando pubblicato dall'Assessorato alle Politiche Sociali del Comune, con un finanziamento di 63mila euro. Cinque i partner del progetto

Esperti ed educatori per affiancare i minori in attività laboratoriali in diversi settori, dal corso di psicomotricità funzionale al teatro. Giovinazzo punta a contrastare le povertà educative con un progetto rivolto a 140 minori, frutto di un articolato lavoro di co-progettazione avviato dall’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune con avviso pubblico dello scorso agosto, che prevede un  finanziamento di 63.675 euro per un impegno temporale che va da maggio 2021 sino ad aprile 2022. Al bando hanno risposto cinque realtà in linea con i requisiti, che saranno quindi partner nelle attività: le cooperative Chàrisma e Shalom, le associazioni Eugema e SEMI, la Caritas diocesana. 

Il progetto ' Educare. Lotta alle povertà educative' intende contrastare le disuguaglianze che generano, sin dalla tenera età, deficit culturali, educativi e sociali nella componente più fragile delle nuove generazioni. Le condizioni di accesso alle opportunità formative offerte dal territorio non sono uguali per ogni bambino o adolescente: vulnerabilità economica e povertà culturale della famiglia di origine costituiscono un iniziale “sbarramento” per una formazione arricchente e stimolante. La pandemia in corso ha di fatto esasperato le disuguaglianze della nostra società rendendo quindi necessario un intervento più incisivo di contrasto alla povertà educativa.

I minori verranno seguiti da un’equipe che comprende esperti ed educatori. Le attività prevedono momenti di condivisione unitaria e momenti laboratoriali diversi per altrettanti gruppi di interesse (Corso di psicomotricità funzionale, Corsi di musica, Avviamento allo Sport, Laboratorio di Teatro, Corso di danza e musical). Attraverso questo percorso si intende: potenziare le abilità motorie, la creatività, l’espressione emotiva, le abilità sociali e comunicative; stimolare la formazione dei talenti e delle eccellenze offrendo opportunità, anche sperimentali e innovative, di gioco e di apprendimento; creare momenti di inclusione sociale in modo da ridurre situazioni di discriminazione dei minori in condizione di povertà educativa; costruire una rete sociale attiva in cui gli attori (pubblici e privati) possano mettere a disposizione il proprio knowhow e le proprie skills in un’ottica di cittadinanza attiva.

"Questo progetto ci rende orgogliosi per diversi motivi, il primo è perché si tratta di un intervento importante, a seguito degli effetti negativi generati dalla pandemia da Covid-19, dedicato interamente ai minori”- dichiara l’assessore Michele Sollecito- “ Anche i più piccoli infatti sono stati segnati pesantemente da questa emergenza, è giusto e doveroso pensare anche a loro. Il secondo motivo: si tratta del primo progetto elaborato con il metodo della co-progettazione, dunque un lavoro “orizzontale” tra pubblico e privato, una sinergia fruttuosa e innovativa. La co-progettazione, inoltre, ha coinvolto anche i destinatari del progetto, i minori, in un momento ad hoc a loro dedicato. Il terzo motivo: questo progetto completa quanto finora realizzato sul tema del contrasto alla povertà educativa tracciando un percorso che annovera buone pratiche come le iniziative della rete scolastica “Nell’educazione un tesoro” e come gli interventi del nostro piano per la lotta alla povertà ossia il potenziamento del servizio di Homemaker e dei servizi dei Centri per le famiglie. Mi preme sottolineare, infine, che questo intervento lo avevamo immaginato per partecipare al bando del Dipartimento per le Politiche della Famiglia della Presidenza del Consiglio dei Ministri, “EduCare” del 10 giugno 2020, tuttavia le risorse messe a bando dal Governo si sono rivelate esigue, da qui la scelta della nostra Amministrazione di investire risorse comunali in questo importante progetto educativo. Un progetto che, dopo la necessaria valutazione d’impatto, avrà una sua fase di follow up sperimentale che ci auguriamo possa costruire un precedente importante per le politiche sociali ed educative. Al termine di questo lavoro di progettazione ringrazio di cuore tutta la squadra dei servizi sociali del nostro Comune, assistenti sociali ed amministrativi, che si sono adoperati con dedizione a questa iniziativa".

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