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Giovedì, 25 Aprile 2024
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La protesta degli ambulanti stanchi della zona rossa, decine di furgoni per le vie di Bari: "Noi chiusi e altri aperti, ora basta"

La manifestazione, organizzata tra gli altri da Fiva Confcommercio, Fivag Cisl, Ugl Terziario, Confcommercio, Anva Confesercenti, Associazione Libera Impresa, Cari, Coordinamento Ambulanti Bari, e Goia Fenapi, ha visto i furgoni partire da viale di Maratona, punto di 'raccolta' dei manifestanti e raggiungere piazzale Lorusso

"Il Covid non dipende dalle nostre aperture. Ci sentiamo discriminati perchè noi restiamo chiusi mentre il mondo va avanti": la rabbia degli operatori mercatali baresi per i divieti di apertura a causa delle zone rosse Covid si trasforma in mobilitazione pacifica ma allo stesso tempo consistente. Erano circa 300, questa mattina, in piazzale Lorusso, sede del mercato del giovedì nel quartiere San Pasquale di Bari, a protestare chiedendo sostegni alle istituzioni e soprattutto di ritornare a lavorare quanto prima.

ambulanti protesta 2-2

La manifestazione, organizzata tra gli altri da Fiva Confcommercio, Fivag Cisl, Ugl Terziario, Confcommercio, Anva Confesercenti, Associazione Libera Impresa, Cari, Coordinamento Ambulanti Bari, e Goia Fenapi, ha visto i furgoni partire da viale di Maratona, punto di 'raccolta' dei manifestanti e raggiungere piazzale Lorusso in più gruppi, evitando grandi disagi alla circolazione per le vie della città. L'obiettivo era evitare il caos inscenato da altre sigle sindacali, non presenti all'appuntamento di oggi, con il blocco, il 1° aprile scorso, della Tangenziale di Bari.

Numerosi i cartelli realizzati dagli ambulanti, provenienti non solo da Bari ma anche da Monopoli e dalla Valle d'Itria, nonchè da altre località della provincia: "Se dopo un anno siamo ancora in zona rossa - recita uno degli striscioni della protesta - significa che avete chiuso le attività sbagliate".

cartelli protesta ambulanti-2

Oltre alla richiesta principale, quella di ritornare al lavoro, gli ambulanti lamentano poca considerazione da parte delle istituzioni: "Passiamo letteralmente inosservati - spiega a BariToday Marco Colella di Fiva Confcommercio Bari-Bat -. Chiediamo anche sostegni reali per compensare i mancati introiti, non perché vogliamo andare al ristorante ma perché abbiamo da mandare avanti le nostre famiglie. Sta per uscire un bando regionale che rimborsa fino all 50% delle perdite rispetto al fatturato 2019-2020 ma riteniamo che la maggior parte di queste persone non riuscirà a prendere i ristori visto che due anni fa eravamo già in totale crisi e noi lavoriamo di fatto alla giornata".

"Siamo quasi al punto - ribatte Paolo Gonnella del coordinamento ambulanti Bari - di rimpiangere Giuseppe Conte e il suo governo i cui provvedimenti ci consentirono di ricevere 600 euro per due mesi e 1000 per il terzo, tenendo conto delle partite Iva. Di questo passo non riusciremo a far fronte ai pagamenti. Chiediamo anche un 'anno bianco' dal punto di vista fiscale - conclude - anche perché sarebbe complicato pagare tutte le tasse a fronte di queste chiusure.

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