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In aula si discute la legge sulle ludopatie, la protesta davanti alla Regione Puglia: "Col lavoro non si gioca"

Manifestazione, questa mattina in via Gentile, dei lavoratori del settore: in ballo la questione del distanziometro, ovvero il limite di 500 metri dai luoghi sensibili per i punti gioco e scommesse

"Col lavoro non si gioca". E' uno degli slogan intonati stamane, davanti alla sede del Consiglio regionale della Puglia, dai lavoratori del settore dei giochi e delle scommesse di Stato, nel corso di una manifestazione nel giorno in cui l'assemblea affronterà il tema della legge che regolamenta il settore.

La Consulta Nazionale Antiusura: "Applicare il distanziometro"

Al centro della discussione, il distanziomentro, ovvero il limite di 500 metri di distanza per i punti gioco e scommesse da luoghi sensibili come ospedali e scuole, prorogato da ottobre scorso per altri sei mesi riguardante la scadenza delle licenze autorizzate prima del sì alla legge nel 2013,  per consentire alle attività e alle aziende di mettersi in regola. I lavoratori e i sindacati chiedono di trovare una soluzione per un settore che riguarda, in Puglia, ventimila addetti e un giro complessivo d'affari di oltre 10 milioni di euro. Alla manifestazione hanno partecipato, tra gli altri, Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Sapar. Tra gli emendamenti in ballo, anche quello di Mimmo Santorsola (Noi a Sinistra per la Puglia) che aveva proposto, nei mesi scorsi, un taglio ai luoghi sensibili e un dimezzamento da 500 a 250 metri, della distanza per i punti gioco dai luoghi sensibili.

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