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Attività socio educative e corsi dedicati alle materie scientifiche: a Bari parte il progetto 'Crescere in comune'

Sono 21 gli enti ammessi al bando comunale, finanziato dal ministero per le Pari opportunità, che prevede l'attivazione di iniziative pomeridiane in città per i minori dai 3 ai 17 anni appartenenti a famiglie a basso reddito

È stato pubblicato, sul sito istituzionale del Comune di Bari, l’esito dell’avviso 'Crescere in comune' che mira alla promozione e al potenziamento di attività socio-educative e ricreative e alla diffusione, tra i bambini e le bambine della città, dello studio delle materie Stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics). Il bando, finanziato dal ministero per le Pari opportunità e la famiglia di concerto con il ministero dell’Economia e delle Finanze per 291.545 mila euro, prevede l’attivazione nella fascia oraria pomeridiana di corsi e attività a carattere ludico, ricreativo e socio-educativo che possano rappresentare un’opportunità di apprendimento, espressione e socializzazione per i minori di età compresa tra i 3 mesi e i 17 anni.

Benificeranno dei finanziamenti 21 realtà tra cooperative, scuole e associazioni. I corsi saranno rivolti a minori residenti sul territorio comunale appartenenti a famiglie con reddito Isee pari o inferiore a 20.000 euro. La soglia reddituale Isee non sarà applicata in caso di minori con disabilità. I progetti presentati rientrano nelle iniziative a vocazione educativa, sportiva e ludico-ricreativa. Il contributo all'ente promotore sarà pari a 75 euro a settimana per ciascun minore iscritto al servizio (fino a un massimo di 8 settimane e la soglia limite di 600 euro), o a 150 euro a settimana per ciascun minore con disabilità (fino a un massimo di 8 settimane e la soglia limite di 1.200 euro).

"Con questo avviso - ha dichiarato l’assessora comunale alle Politiche educative e giovanili, Paola Romano - sono state selezionate 21 realtà del terzo settore diffuse in tutta la città che accoglieranno gratuitamente bambini e ragazzi con reddito inferiore a 20mila euro o con disabilità per sostenerli durante le attività pomeridiane, con una particolare attenzione alle materie Stem. Gli interessati potranno quindi rivolgersi direttamente ai centri finanziati sino ad esaurimento delle risorse assegnate. Questa iniziativa nasce grazie ad un finanziamento nazionale finalizzato a incrementare le opportunità di socializzazione dei minori e a sostenere la conciliazione dei tempi di vita-lavoro delle famiglie. Abbiamo voluto anche porre particolare attenzione alle Stem per due ordini di motivi: innanzitutto parliamo di competenze che risultano essere sempre più importanti sia per la comprensione della realtà che ci circonda sia per l’ingresso nel mondo del lavoro, sempre più attento alle nuove tecnologie; la seconda motivazione, invece, è più legata alla mia natura di donna e amministratrice, cresciuta in un Paese maschilista dove le materie scientifiche sono quasi ‘cose da maschi’. Ecco, credo sia fondamentale mandare in pensione questo pregiudizio e offrire a tutti, alle ragazze, ai ragazzi con poche disponibilità economiche o ai loro coetanei con disabilità, le stesse identiche opportunità di crescita e apprendimento".

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