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"Ambulanze senza medici e ritardi in diagnosi tumori": l'allarme dei sindacati. La richiesta alla Regione: "Riconvertire ospedali Covid"

La denuncia di Smi, Snami, SiMet, Cgil  Fp, Ugs al governatore Emiliano e all'assessore Lopalco: "Col progredire della campagna vaccinale i ricoveri sono scesi drasticamente, ora far fronte alle altre emergenze"

“Risultano senza medico a bordo molte ambulanze per cui alle chiamate di interventi per patologie urgenti in fase critica interviene spesso una equipe senza il medico. È giusto che i cittadini sappiano che può succedere di chiamare il 118 ed non avere il soccorso di un medico”. È uno dei passaggi più delicati della denuncia dell’intersindacale medici (Smi, Snami, SiMet, Cgil  Fp, Ugs medici) su ciò che accade in Puglia. Una denuncia rivolta indirizzata nero su bianco al governatore Michele Emiliano, all’assessore regionale alla Salute, Pierluigi Lopalco, al direttore del dipartimento Salute, Vito Montanare e ai dirigenti delle Asl provinciali.

I medici chiedono, con “massima urgenza”, di riconvertire i reparti ospedalieri “in reparti ordinari e di potenziare le strutture ambulatoriali, ospedaliere e territoriali, per il ritorno alla gestione ordinaria della sanità”. Second ol’organizzazione intersindacale l’avanzamento della campagna vaccinale antCovid con la copertura di buona parte della popolazione si è ridotta drasticamente la pressione sulle strutture ospedaliere. “Non vorremmo però -  denunciano i medici - si dia inizio a un’altra emergenza, in questo caso attesa e prevedibile, legata all’oblio per tutti i pazienti affetti da patologie croniche già, purtroppo, penalizzati in questo anno di pandemia”. Per questo motivo l’organizzazione chiede con urgenza che si intervenga e si potenzino le prestazioni ambulatoriali per le patologie neoplastiche, le più sacrificate nel periodo più acuto della pandemia. A ciò si aggiunge il problema della carenza di medici sulle ambulanze del 118 e la situazione contrattuale di molti professionisti, che lavorano in condizioni di precariato.

“Si aggiunga – scrivono ancora - il disagio dei medici incaricati a svolgere tale servizio con contratti di precariato pur avendo aderito in tanti, oltre 200, all’offerta del presidente Emiliano disponibile alla stabilizzazione e quindi al passaggio alla dipendenza di questi medici come ebbe a dire l’anno scorso. Gli chiediamo, in qualità di vicepresidente della conferenza Stato-Regioni, di farsi promotore di una iniziativa che porti i medici del 118 di tutta l’Italia a diventare dipendenti del servizio sanitario nazionale e nell’immediato si chiede la stabilizzazione dei colleghi del 118 che lavorano da anni con contratto a tempo determinato, cosa che a nostro avviso rappresenta – concludono - una vera vergogna”.

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