Variante Delta in Puglia presente nel 16,2 per cento dei nuovi casi. Chironna: "Sta sostituendo quella inglese"
Il dato è dei laboratori Covid del Policlinico di Bari e dalla sede di Putignano dell’Istituto Zooprofilattico che hanno effettuato una “survey” commissionata dall’Istituto superiore della Sanità a livello nazionale su 37 tamponi
C’è un dato sull'incidenza della variante indiana del coronavirus in Puglia. È quello del 16,2 per cento dei nuovi casi positivi individuati dai laboratori Covid del Policlinico di Bari e dalla sede di Putignano dell’Istituto Zooprofilattico che hanno effettuato una “survey” commissionata dall’Istituto superiore della Sanità a livello nazionale. Un riscontro che fa emergere come la variante sia in aumento e si stia diffondendo nella regione anche se rappresenta ancora una parte dell’intera platea dei casi positivi. È sempre quella inglese (Alpha) infatti a essere predominante finora. Il dato porta gli esperti a mettere in guardia le autorità (è di questi giorni la discussione attorno al potenziale arrivo in massa a Roma di tifosi inglesi al seguito della nazionale britannica impegnata nei quarti di finale di Euro 2020 e, allo stesso tempo, si discute sulle regole di accesso di turisti britannici, tanti potrebbero arrivare in Puglia, visto il dilagare della variante Delta Oltremanica).
I tamponi sequenziati dai laboratori pugliesi sono stati 37, e le date di riferimento sono quelle dei giorni 21 e 22 giugno. Di questi sei sono risultati essere casi di variante Delta, uno di un altro ceppo e 20 di variante inglese (o Alpha). “Negli ultimi giorni – ha spiegato ad Ansa la professoressa di Igiene Maria Chironna, responsabile del laboratorio Covid del Policlinico e coordinatrice della rete dei laboratori pugliesi - stiamo osservando, nonostante i nuovi casi in Puglia siano poche decine, un graduale replacement della variante Alpha. Continueremo a monitorare nelle prossime settimane”. Mercoledì 30 giugno era stato il responsabile del laboratori di zooprofilassi di Putignano, Antonio Parisi, a confermare la tendenza, con il numero di casi accertati di variante indiana in Puglia salito a circa 70, la maggior parte ritrovati nei focolai maggiori delle province di Brindisi e Lecce. Allo stesso tempo è emerso come questo ceppo sia presente in tutto il territorio, anche nel Barese.