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Visite dei familiari agli anziani nelle Rsa, ok della Regione: "Due parenti per volta per massimo un'ora, no agli under 6"

Approvate le linee guida anche per le uscite degli ospiti in famiglia. Un documento importante e atteso sia dagli anziani e dalle persone con disabilità che risiedono nelle strutture sanitarie assistite che dagli stessi gestori

La Regione Puglia ha approvato le linee guida per le visite dei parenti all’interno delle Rsa e per le uscite degli ospiti in famiglia. Un documento importante e atteso sia dagli anziani e dalle persone con disabilità che risiedono nelle strutture sanitarie assistite che dagli stessi gestori, pronti a un sit-in di protesta martedì 18 maggio davanti alla sede del Consiglio Regionale. Provvedimento necessario dopo l’ordinanza dell’8 maggio del ministro della Salute Roberto Speranza che ha aperto alla possibilità degli accessi esterni nelle case di risposo. “La programmazione delle visite – è scritto nelle linee guida approvate dall’assessore alla Salute Pier Luigi Lopalco e dal direttore del dipartimento Vito Montanaro - deve considerare le condizioni dell’ospite (età, fragilità, stato immunitario) e del visitatore, nonché le caratteristiche logistiche della residenza e l’andamento della situazione epidemiologica, tenuto conto dell’andamento epidemiologico all’interno della struttura (presenza o meno di focolai), del suo territorio di ubicazione e del territorio di provenienza del visitatore o del territorio di destinazione dell’ospite in uscita”. 

Di qui l’indicazione per persone con protezione vaccinale completa, con protezione vaccinale parziale, non vaccinato ma guarito da pregressa infezione da non più di sei mesi non è più necessaria la quarantena di 14 giorni. C’è un no alle visite dei minori di sei anni, un limite nel numero delle persone che potranno fare il loro ingresso nella struttura a seconda delle dimensioni della stessa e se l’incontro può avvenire in luoghi aperti o chiusi. Di qui anche la distanza da tenere, da un metro a due, e far rispettare dai responsabili delle Rsa che firmeranno con la Regione un patto di corresponsabilità.“Di norma le visite devono riguardare non più di due visitatori per ospite per  visita e devono avere durata definita (non più di 1 ora); in specifiche condizioni  cliniche/psicologiche (es. fasi del fine vita, utenti minori, depressione grave,  deterioramento cognitivo, gravissime disabilità, stati vegetativi…) è possibile valutare l’alternanza di più visitatori individuati specificamente, anche per  frequenze e durate superiori a quanto ordinariamente previsto”.

I visitatori dovranno chiedere l’autorizzazione all’ingresso via email o comunque in forma scritta ai responsabili almeno 48 ore prima della visita programmata. In determinate condizioni e sempre in base allo stato della persona ospite, potrebbero esserci anche uscite con i parenti e amici, ma dovranno essere circoscritte con i nomi identificati delle persone che incontreranno e le loro condizioni in base a vaccinazioni. La segnalazione va fatta anche all’Asl di competenza per l’assenso. Le strutture inoltre dovranno dotarsi di una zona di triage con addetti per la misurazione della temperatura all’ingresso e dell’uso corretto dei dispositivi individuali di protezione. “Nel caso in cui all’interno delle strutture si riscontrasse la presenza di casi positivi – si legge -  tra gli ospiti o il personale, l’accesso dei visitatori è vietato. Sono escluse dal  predetto divieto le strutture che permettono una netta separazione strutturale e  organizzativa delle attività dedicate agli ospiti COVID-19 positivi rispetto a quelle  COVID-free e comunque previo nulla osta del Dipartimento di Prevenzione e del

Responsabile Sanitario/Coordinatore della Struttura, con le misure da questi  programmate”. “Attendevamo queste linee guida – spiega Antonio Perrugini di Welfare a Levante, organizzazione di categoria -, ben vengano finalmente le visite per i nostri ospiti che ne potranno solo giovare. Continuiamo a chiedere comunque un tavolo tecnico con l’istituzione, queste 20 pagine di documento le avremmo concordate in 5 minuti”

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