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Puzza senza fine al San Paolo, cittadini e M5S chiedono le cifre delle emissioni. Il Comune: "Livelli sotto i limiti"

Nuove segnalazioni dal quartiere. La Città Metropolitana ha, nel frattempo, riaperto le procedure per l'autorizzazione ambientale nei confronti dell'azienda che sarebbe coinvolta nella vicenda

Da una parte le segnalazioni che non si fermano, dall'altra il percorso burocratico e istituzionale per monitorare il fenomeno. Nel mezzo, invece, la puzza nauseabonda che periodicamente, invade il quartiere San Paolo di Bari, infastidendo e preoccupando i residenti. L'ultima segnalazione, sulla bacheca Facebook del sindaco Antonio Decaro, è di stamattina, da parte di un cittadino stanco di "parole e niente fatti".

I Cinquestelle chiedono chiarezza e cifre

L'argomento è stato trattato ieri nel corso del Question Time in Consiglio comunale, con un'interrogazione presentata da Elisabetta Pani del M5S. A rispondere alla consigliera è stato l'assessore all'Ambiente Pietro Petruzzelli: "Il pallino della vicenda - ha spiegato a BariToday - ce l'ha la Città Metropolitana, soprattutto per le autorizzazioni riguardanti i processi ambientali. L'azienda, tra l'altro, ricade in territorio di Modugno". I Cinquestelle, nelle scorse settimane, avevano chiesto dati numerici sulle misurazioni condotte da Arpa delle emissioni odorigene, "come chiesto - affermano i pentastellati - dalla mozione urgente approvata all’unanimità durante il primo Consiglio Comunale".

Riaperta la procedura Aia per l'azienda

Al momento, però, i dati non rileverebbero livelli superiori alla norma: ad affermarlo è lo stesso sindaco Antonio Decaro ai cittadini del quartiere rispondendo sui social, senza citare numeri o dati, come richiesto dal M5S nelle ultime settimane. La Città Metropolitana, inoltre, ha riaperto, su proposta del sindaco Decaro, la procedura di AIA (autorizzazione integrata ambientale) della ditta che potrebbe produrre i miasmi: "Sono state richieste all'azienda - ha specificato Decaro - ulteriori misure di abbattimento delle sostanze odorigene (condensazione del vapore e discesa di cappe a quote diverse) e un sistema di rilievo in continuo che permetterà ad Arpa di misurare costantemente il livello delle emissioni". In attesa di soluzioni definitive a un problema irritante e apparentemente senza fine, i cittadini del quartiere, devono incrociare le dita prima di aprire le finestre.

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