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Nella biblioteca Don Bosco del Libertà al via 'Red in book': sei giorni per promuovere la lettura e discutere di impegno civile e legalità

Ieri l'avvio del Salone del libro educativo. Tanti gli ospiti che si avvicenderanno nel corso della manifestazione

La legalità, l’impegno civile e la diffusione della cultura. Sono i temi al centro di “Red in book – Salone del libro educativo” inaugurato a Bari nella biblioteca Don Bosco al quartiere Libertà. Il primo di sei giorni durante i quali esperti del settore, case editrici, autori e testimoni della lotta alle mafie si alterneranno per promuovere la lettura, esponendo e presentando libri su esperienze educative e riscatto sociale. Nella giornata inaugurale tre scrittori, Raffaele Diomede, Francesco Minervini e Domenico Mortellaro, hanno illustrato i risultati di alcuni dei loro ultimi lavori editoriali, basati su storie reali di criminalità e di disagio giovanile, che hanno tristemente caratterizzato la città di Bari e altre zone della Puglia.

"Socializzare e riflettere. Vogliamo farlo attraverso la lettura e l’ascolto. E il salone del libro è un ottimo strumento per dialogare con la comunità", ha detto in apertura di don Pasquale Martino, direttore dell’Istituto Salesiano Redentore.

"Don Bosco amava la lettura, amava propagandare e far vivere l’esperienza della lettura soprattutto era amante che la cultura si facesse popolo – ha spiegato don Giuseppe Ruppi, presidente dell’Aps “Laboratorio Don Bosco oggi” -. E inserire un salone del libro all’interno di una festa di popolo è dire come la cultura può fomentare questo popolo". Red in Book si inserisce infatti nell’ambito di “Red in Fest”, il programma di eventi e celebrazioni in onore di Maria Ausiliatrice e per la festa di comunità del Redentore. "Una comunità con la quale abbiamo lavorato in sinergia, nell’ambito del programma regionale Colibrì, per riqualificare la biblioteca Don Bosco che contiene un patrimonio culturale incredibile. E abbiamo così restituito alla città e al quartiere Libertà un luogo di prossimità per educare e per diffondere la lettura", ha spiegato durante il saluto istituzionale l’assessora del Comune di Bari alle Politiche Educative e Giovanili Paola Romano.

Pieno sostegno anche da Confindustria Bari-Bat, che ha patrocinato il salone. "Acquistare e scegliere un libro non sono un punto di arrivo ma di partenza perché dietro c’è tutta un’attività di ricerca che ti permette di scegliere. Ben diverso dai social che invece ti piovono addosso – ha spiegato Luigi Morelli, presidente della Sezione Carta, Editoria, Grafica e Packaging di Confindustria Bari-Bat -. Non è una frase fatta sostenere che la lettura e la cultura fanno crescere. Se si promuove la lettura si aiuta un’intera filiera fatta di editori, industrie cartarie, distributori, librerie. Le aziende dell’editoria nell’ultimo periodo hanno subìto la concorrenza dei media e il forte aumento delle materie prime come carta, energia e carburante per il trasporto".

"Un buon libro aiuta, è lo strumento migliore per avere consapevolezza di ciò che accade intorno. Dedicare il proprio tempo a un libro, roba diversa dai 5 minuti sui social, è una scelta fondamentale perché c’è bisogno di ripartire dalla cultura, anche per un quartiere come il Libertà", ha spiegato lo scrittore Mortellaro ricordando il suo "lavoro di artigiano" nella raccolta di atti processuali e nei suoi sopralluoghi tra il 2007 e il 2008 nelle piazze dello spaccio, come nell’ex Enziteto, per raccontare la criminalità nel suo libro 'Bari calibro 9. Storia della camorra barese'. "Sino alla morte di giovani vittime innocenti, come Michele Fazio e Gaetano Marchitelli, in questa città non si parlava di mala, ma si cercava di minimizzare".

"Ma noi adulti che risposte, che modelli stiamo dando ai nostri ragazzi?", è la domanda dello scrittore Diomede nel suo libro “Si può nascere ancora”. "Se non capiamo i disagi e i bisogni che portano poi i minori a delinquere è difficile dare risposte. Questi sono ragazzi perfettamente inseriti nelle nostre città, ma nella parte sbagliata. Sono ragazzi che vengono avvicinati dall’AntiStato con paghette settimanali da 250 euro, iphone, monopattini e bici elettriche per consegnare la droga a domicilio o per gestire le ordinazioni sui canali social e di messaggistica". Diomede ha anche illustrato i dati ministeriali che vedono il distretto di Bari (comprendente anche Foggia e la Bat) al secondo posto in Italia, dopo Roma, per il numero di minorenni tra i 14 e i 17 anni sottoposti a procedimenti penali e presi in carico. "Alla data del 15 marzo scorso – ha sottolineato – sono ben 1092. La punta dell’iceberg visto che non rientrano in questi dati gli under 14, già protagonisti di altre vicende. E senza dimenticare le povertà, il forte disagio sociale e la dispersione scolastica".

"Ho scritto storie di mafia non perché le ho cercate io, ma perché loro hanno cercato me", la testimonianza di Minervini, già autore del libro su Michele Fazio grazie a incontri e interviste con i genitori Pinuccio e Lella, "due patrimoni per la città di Bari" e di 'Non la picchiare così. Sola contro la mafia', la storia vera di una testimone di giustizia costretta a lasciare la Puglia e a vivere in una località protetta e con un’altra identità. "Il nostro territorio ha bisogno di raccontare i traumi che ha subìto. Forse siamo tra le prime realtà territoriali a raccontare queste storie di mafia, un modello che ad esempio non è molto diffuso nel Foggiano. Questa intuizione dobbiamo assolutamente mantenerla perché i parenti delle vittime innocenti di mafia hanno bisogno di parlare, di narrare il loro dolore, le loro “non vite”".

Gli eventi di “Red in Book” (organizzati dal “Laboratorio Don Bosco oggi”, l’Aps che anima il laboratorio culturale e la biblioteca di quartiere) rientrano nell’ambito del progetto PugliaCapitaleSociale 3.0 “Agorà sociale: spazio di comunità, educhiamo ad educare”, finanziato dalla Regione Puglia con l’avviso finalizzato allo sviluppo della cittadinanza attiva e alla promozione del welfare di comunità. E continueranno tutti i giorni (tranne domenica 21 maggio) con le esposizioni, mattutine e pomeridiane, di otto case editrici Dedalo, Di Marsico Libri, Editrice Stilo, Edizioni dal Sud, If Press, Il Mulino, La Meridiana e Palomar.

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