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Restauro della Cisterna Bona Sforza, firmato il verbale di consegna dei lavori: "Nel 1500 salvò Bari dalla siccità"

Gli interventi sul manufatto di proprietà comunale saranno eseguiti grazie alla sponsorizzazione di 'Soroptimist International d’Italia'. L'opera rappresenta l’unico esemplare ancora esistente fra quelli realizzati nel XVI secolo per far fronte alla cronica carenza d'acqua che affliggeva i baresi

L'intervento dei tecnici consentirà di restituire l’originaria bellezza al manufatto, di proprietà comunale, costruito nel XVI secolo per volontà della duchessa di Bari, Bona Sforza. È stato firmato questa mattina il verbale di consegna dei lavori per il restauro e messa in sicurezza della cisterna di Bona Sforza, in strada Palazzo Arcivescovile, alle spalle della cattedrale di San Sabino, che sarà eseguito grazie alla sponsorizzazione di Soroptimist International d’Italia - Club di Bari.

La cisterna rappresenta l’unico esemplare ancora esistente fra quelli realizzati all’epoca per far fronte alla cronica carenza d’acqua che affliggeva la popolazione. Pertanto, costituendo una testimonianza legata alla storia di Bari e alla vita dei suoi abitanti nel ‘500, essa è inclusa negli elenchi descrittivi dei beni di interesse storico-artistico del Comune di Bari.

L’intervento, che ha ricevuto l’autorizzazione della Soprintendenza Archeologica, Belle arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Bari, prevede tre fasi operative volte a ripulire il bene da detriti e materiale accumulato negli anni, a restaurarlo secondo le prescrizioni e la dimensione storica del bene e a consentirne la valorizzazione e la fruizione da parte della collettività.

Gli elementi che compongono l’opera sono costituiti da materiale lapideo di natura calcarea e forma regolare, con facce in vista più o meno piane, di tipo naturale e artificiale (pietra e cemento posti in opera con una malta generica costituita da sabbia di fiume e calce spenta). È presente, inoltre, una lastra di ferro a copertura della cisterna che ha provocato l’inevitabile formazione di ruggine.

Le operazioni di restauro consisteranno in attività di pulitura e rimozione del cemento, trattamento biocida, stuccature e microstuccature, infiltrazioni di malta in profondità per facilitare il consolidamento, stuccature di sostegno ed eventuali consolidamenti di tipo chimico localizzati.

Il costo complessivo dell'intervento sarà di 7mila euro. Il cronoprogramma dei lavori prevede il termine degli interventi entro 60 giorni dalla partenza delle attività manutentive.

"Si tratta di un progetto importante che ha l’intento di restituire alla città l’ultimo esemplare esistente delle 12 cisterne cinquecentesche realizzate per fare fronte alla drammatica carenza di acqua che all’epoca segnava la quotidianità dei cittadini - sottolinea la presidente della sezione barese del Soroptimist International, Micaela Paparella - Un bene di grande interesse storico e artistico pesantemente danneggiato dal tempo, dall’incuria e dagli atti vandalici. Al termine dei lavori di restauro, una volta indicata con una targa bilingue (italiano e inglese), la cisterna costituirà un ulteriore tassello di bellezza da aggiungere ai percorsi delle visite storiche e turistiche all’interno di Bari vecchia, testimonianza della dimensione dell’impegno di una donna straordinaria, Bona Sforza, regina di Polonia e duchessa di Bari".

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