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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Lotta al revenge porn, uno spazio d'ascolto per le vittime: a Bari nasce sportello dedicato

E' quanto prevede un'intesa tra l'Assessorato al Welfare del Comune di Bari e l'associazione Gens Nova. Sarà consultabile in via Davanzati 25 e attraverso un numero telefonico (340 5600875) raggiungibile tutti i giorni, anche festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20


Uno spazio d'ascolto per le vittime di revenge porn, ovvero di quando le proprie immagini con contenuti sessualmente espliciti vengono divulgati senza autorizzazione: è quanto prevede un'intesa sottoscritta tra l'Assessorato cittadino al Welfare e l'associazione Gens Nova, con l'obiettivo di promuovere azioni di sostegno legale e psicologico in favore delle vittime del reato.

L’assessorato al Welfare, accanto ai servizi di ascolto e supporto alle vittime di violenza, promuove, in tutti i presidi territoriali, percorsi volti a sostenere la diffusione di una cultura non violenta e rispettosa delle differenze e della dignità di ogni essere umano e, insieme alla rete cittadina composta da oltre 200 realtà pubbliche e private, si adopera per sensibilizzare la cittadinanza sulla condivisione di una nuova cultura inclusiva. Inoltre negli ultimi anni l’assessorato ha implementato e consolidato le azioni di tutela, protezione e reinserimento socio lavorativo e abitativo di donne vittime di violenza e discriminazione attivando negli ultimi mesi il Pac - primo piano cittadino di contrasto all’omolesbofobia.

Da diversi anni l’associazione Gens Nova è al fianco dell’amministrazione comunale per la realizzazione di progetti solidali: con la sigla di questo nuovo protocollo le parti si impegnano a sviluppare insieme iniziative di sensibilizzazione, educazione, informazione e formazione sui rischi legati al sexting e sul fenomeno del revenge porn, destinate alle famiglie, ai minori, agli insegnanti, alle Forze dell’Ordine e agli operatori impegnati in strutture territoriali che operano nel settore. 

L'associazione si impegna ad istituire uno spazio d’ascolto e di orientamento legale rivolto alle vittime nella sua sede in via Davanzati 25 e ad attivare un numero telefonico (340 5600875) - raggiungibile tutti i giorni, anche festivi, dalle ore 9 alle 13 e dalle ore 16 alle 20 - al quale un volontario fornirà risposte immediate o fisserà gratuitamente un incontro tra la vittima e un avvocato e uno psicologo. Lo sportello, inoltre, offrirà supporto qualificato gratuito nell’attività di cancellazione dei video o delle immagini diffuse senza autorizzazione delle vittime, svolgerà una costante attività di informazione negli istituti scolastici baresi di ogni ordine e grado, nonché in favore delle famiglie interessate, e sarà a disposizione degli operatori sociali per una formazione specifica sul tema.

“In continuità con i programmi realizzati in questi anni per il contrasto alle violenze e la tutela e protezione delle vittime di violenza e discriminazione, oggi lanciamo un’azione importante - sottolinea l’assessora al Welfare Francesca Bottalico -. Un’iniziativa quanto mai attuale visto il crescente utilizzo delle tecnologie e dei social media in particolare in questo periodo di emergenza sanitaria che, tra le altre cose, ha modificato profondamente la comunicazione tra le persone. La cronaca di questi mesi racconta come l’uso illecito di immagini a sfondo sessuale stia causando effetti molto pesanti sulla vita e sulla psiche delle persone coinvolte, e intendiamo far sì che questo nuovo spazio venga supportato anche da percorsi di formazione, sensibilizzazione e prevenzione da realizzare nelle prossime settimane affinché chiunque possa trovare un supporto qualificato e nessuno si senta solo nell’affrontare le conseguenze di un reato odioso e purtroppo sempre più diffuso”.

“È un onore per Gens Nova affiancare l’assessorato al Welfare in questa iniziativa - commenta il presidente di Gens Nova Antonio La Scala - che ritengo utile e assolutamente indispensabile non solo per la notevole diffusione del sexting e del revenge porn ma soprattutto per la scarsa conoscenza delle conseguenze di questi due fenomeni che, voglio ricordarlo, sono prima di tutto reati puniti con la reclusione. Pertanto uno sportello di ascolto potrà fornire tanti consigli utili per prevenire condotte pericolose”.

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