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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Una seconda vita per l'ex centrale Enel al rione Stanic, parte la riqualificazione: "Uno spazio di raccordo tra centro urbano e periferia"

Grazie a un accordo con la società Cobar, il sito sarà riconvertito "a nuovi utilizzi". L'idea è quella di "un progetto modulare che possa integrare parco urbano, spazi comuni, aree espositive, ricreative, sportive e residenziali e interventi per la viabilità"

Gli spazi della storica centrale Enel di via Buozzi a Bari "torneranno disponibili per nuovi utilizzi per la città". Prende il via in questi giorni, grazie all’accordo preliminare di vendita siglato tra la società elettrica, proprietaria del sito, e la COBAR SPA, la riqualificazione del sito. 

Il risultato - ricorda Enel in una nota - è stato reso possibile grazie a una procedura di concorso avviata da Enel nel 2017, nell’ambito dell’impegno del Gruppo per individuare soluzioni per dare nuova vita ad alcune siti di ex centrali termoelettriche non più utilizzabili per fini energetici. A Bari Enel "si è posta l’obiettivo, condiviso con tutti gli stakeholder del territorio, di individuare soluzioni per riqualificare un’area divenuta oramai strategica in relazione all’evoluzione nel tempo della città e alle principali direttrici della mobilità che collegano le periferie al cuore del capoluogo pugliese".

Già a partire dal mese di settembre - rende noto Enel - concluse le attività propedeutiche all’avvio del cantiere, cominceranno nella centrale Enel di Bari le demolizioni. Sarà la stessa COBAR a realizzarle per portare l’area alle condizioni utili per la realizzazione dei nuovi progetti. "In ottica di economica circolare - viene spiegato - alcune delle strutture oggi presenti sul sito verranno mantenute e riconvertite a nuovi utilizzi. Durante la fase di demolizione Enel si occuperà delle verifiche propedeutiche al progetto di trasformazione dell’area. L’idea è di dar vita a un progetto modulare che possa integrare parco urbano, spazi comuni, aree espositive, ricreative, sportive e residenziali e interventi per la viabilità grazie al migliore utilizzo di strade attigue che consentiranno di ridurre il traffico e creare nuovi collegamenti con il trasporto pubblico".

"L’avvio del percorso di riqualificazione dell’ex centrale di Bari – ha commentato Luca Solfaroli Camillocci, responsabile Power Generation Italia di Enel  - conferma l’impegno di Enel per far sì che la transizione energetica rappresenti un’opportunità di sviluppo e generazione di valore condiviso. L’impianto è stato motore di sviluppo economico per più di mezzo secolo ed è arrivato al termine della sua vita utile dal punto di vista energetico. Oggi, attraverso la collaborazione tra istituzioni e aziende e grazie a soluzioni di economia circolare, il sito si prepara a cambiare ruolo e ospitare nuove attività, divenendo un punto di raccordo tra centro urbano e periferie".

"Abbiamo creduto molto nel progetto che Enel ha lanciato, e siamo soddisfatti dell'accordo raggiunto, ancor più da pugliesi, immaginando già cosa potrà significare per quella parte della città di Bari. Un progetto di valorizzazione rilevante di quel quadrante, che potrà contare su nuovi luoghi di aggregazione e nuovi servizi. Il nostro piano di sviluppo – ha commentato Vito Barozzi, fondatore e amministratore unico di Cobar SPA – per le aree della ex centrale Enel punta ad una riqualificazione sostenibile, moderna e rispettosa degli spazi. Riannoderemo queste aree del quartiere con tutto ciò che le circondano contribuendo ad annullare definitivamente il distacco tra il centro e le periferie. I cittadini potranno contare su nuovi luoghi di aggregazione e nuovi servizi".

La centrale di Bari fu costruita tra il 1956 e il 1958 ad opera della Società Generale Pugliese di Elettricità alla quale nel 1962 subentrò Enel a seguito della nazionalizzazione. All’origine era una centrale a olio combustibile, che nel 2008 venne convertita a metano per meglio integrarsi all’interno di un quartiere che nel frattempo aveva visto sorgere attorno allo stabilimento produttivo diverse unità residenziali. Ad agosto 2013 è cominciata la dismissione del sito. La riconversione della centrale di Bari rappresenta un tassello del più ampio programma di Enel "per dare una seconda vita alle centrali termoelettriche in coerenza con il processo di transizione energetica verso un modello più sostenibile".

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